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Chi paga lo stipendio ai preti e quanto guadagnano

Da Redazione

Settembre 25, 2019

Chi paga lo stipendio ai preti e quanto guadagnano

Una delle domande più interessanti relativamente alla vita clericale è certamente legata al sostentamento dei propri membri. Chi paga lo stipendio ai preti? Quanto guadagnano? Andiamo a scoprirlo insieme.

I preti prendono uno stipendio?

Fare il prete è a tutti gli effetti una vocazione più che una vera e propria carriera, per questo motivo in molti si interrogano sull’esistenza di uno stipendio per questa categoria molto particolare. La vocazione non è certamente paragonabile ad una scelta di carriera, in ogni caso anche i preti, come tutti gli altri esseri viventi, hanno bisogno di sostenersi.

Se vi state chiedendo se i preti prendano uno stipendio la risposta è si, ma chi eroga questi fondi? C’entra qualcosa lo stato italiano? Chi paga lo stipendio ai preti? Quanto guadagnano?

Quanto guadagna un prete

Come detto, i preti percepiscono uno stipendio per svolgere la propria missione ecclesiastica. Seppur basata sulla vocazione infatti, quella del prete è una vera e propria professione. Ma quanto guadagna un prete? Questo dipende dal ruolo ricoperto nelle gerarchie ecclesiastiche e dal grado di anzianità, tutti fattori che vanno ad influenzare lo stipendio di un prete.

Parlando di importi medi, possiamo dire che un prete semplice si porta a casa circa 1000 euro al mese per 12 mensilità. Per i parroci invece la situazione è leggermente migliore, il loro stipendio è infatti di 1200 euro al mese, perché hanno un grado di responsabilità maggiore, dovendo gestire la vita di un’intera parrocchia.

Chi paga lo stipendio ai preti

Ancor di più guadagna il vescovo, ruolo riservato a pochi e che frutta ben 3000 euro circa di stipendio. Per finire, i cardinali, che possono essere visti come dei veri e propri dirigenti, guadagnano ben 5000 euro al mese più bonus. E il Papa? Sicuramente tutti si staranno chiedendo a questo punto quanto guadagni la massima carica della Chiesa Cattolica. Ebbene, il Papa non percepisce un vero e proprio stipendio ma ha libero e diretto accesso all’Obolo di San Pietro, istituto che raccoglie donazioni ogni 29 giugno.

Alcuni preti svolgono anche altre attività lavorativa parallelamente a quella svolta in ambito ecclesiastico, come ad esempio l’insegnamento della religione cattolica. In questo caso un prete percepirà un normale stipendio da insegnante ma gli sarà versata soltanto la parte mancante per raggiungere quella cifra, una volta detratto lo stipendio da prete.

Chi paga lo stipendio ai preti?

I preti dunque guadagnano un vero e proprio stipendio, ma chi paga questo salario? Chiariamo sin da subito che lo Stato non si fa carico in alcun modo degli stipendi dei preti, e nemmeno il Vaticano. Ad erogare gli stipendi percepiti dal personale ecclesiastico c’è infatti l’Icsc (Istituto centrale per il sostentamento del clero), organo controllato dalla Cei (Conferenza Episcopale Italiana) che ha il compito di gestire tutti gli stipendi, dai preti ai cardinali.

Ma come funziona? La Cei decreta le soglie di reddito che ogni ecclesiastico deve percepire, successivamente l’Icsc si preoccupa dell’erogazione dei vari stipendi. Ogni diversa diocesi fa riferimento ad un diverso istituto locale speciale per il sostentamento del clero che fa riferimento all’istituto centrale.

A questo punto ogni prete dovrà comunicare all’istituto di riferimento le proprie entrate oltre alle sue attività ed alla sua anzianità di servizio. Proprio in base a cosa dichiara il prete viene quindi stabilito il reddito, verificato poi dall’istituto centrale. L’Icsc si alimenta tramite donazioni libere dei cittadini e una percentuale dell’ 8x 1000.

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