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Consigli per la manutenzione e il controllo dell’efficienza della caldaia

Da Redazione

Dicembre 28, 2021

Consigli per la manutenzione e il controllo dell’efficienza della caldaia

Chi non ha il riscaldamento centralizzato, ha a che fare, per forza di cose, con la manutenzione della caldaia, fondamentale sia per legge, sia per avere la certezza di preservare negli anni la funzionalità dell’impianto.

A prescindere dal fatto che si sia alla ricerca di un numero per assistenza caldaie Milano piuttosto che di un riferimento in un’altra città, è bene essere consapevoli di alcune regole e consigli utili per gestire nella maniera più corretta la situazione. Scopriamo le più importanti nelle prossime righe.

Manutenzione vs controllo dei fumi: la differenza

La prima cosa da considerare quando si parla di corretta gestione delle caldaie riguarda la differenza tra manutenzione e controllo dei fumi. Si tratta di due espressioni che vengono spesso usate come sinonimi, erroneamente. Nel caso della manutenzione, non ci sono vincoli di legge da rispettare. Situazione diversa, invece, per il controllo dei fumi. In questo frangente, infatti, ci sono delle cadenze imposte. Queste ultime variano sulla base di diversi fattori, tra i quali è possibile chiamare in causa la tipologia di impianto, così come il combustibile utilizzato.

Giusto per fare un esempio, rammentiamo il caso degli impianti a combustibile solido e liquido. Nei frangenti in cui la potenza risulta superiore a 100 kW, il controllo va effettuato ogni anno.

Un altro caso degno di nota è quello degli impianti a combustibile solido o liquido caratterizzati da una potenza compresa tra 10 e 100 kW. In questa circostanza, il controllo va programmato a cadenza biennale.

Si arriva fino a 4 anni, cadenza che la legge mette in primo piano nei casi in cui si ha a che fare con impianti a metano o a GPL contraddistinti da una potenza inferiore ai 100 kW.

Manutenzione caldaia: ogni quanto farla? Quanto si spende?

Parliamo ora della manutenzione della caldaia. Ogni quanto andrebbe fatta? I riferimenti in merito dipendono dalla tipologia di impianto e vanno verificati considerando le indicazioni presenti sul libretto. In linea di massima, per la manutenzione della caldaia bisogna farsi trovare pronti a una spesa compresa tra i 60 e i 90 euro. Essenziale è chiamare un tecnico abilitato, in grado sia di intervenire con eventuali pezzi di ricambio – in questo caso, chiaramente, il costo si alza – sia di certificare, prendendosi le dovute responsabilità davanti alla legge, il corretto funzionamento dell’impianto.

Le sanzioni

Come precedentemente accennato, ci sono operazioni sulla caldaia la cui esecuzione è prevista per legge con una cadenza specifica. Cosa succederebbe qualora, in caso di controllo dell’impianto, non dovesse risultare il controllo dei fumi? Che si andrebbe incontro a sanzioni pecuniarie. Giusto per dare qualche informazione sull’entità, facciamo presente che, in caso di mancata revisione dell’impianto, si ha a che fare con una sanzione amministrativa compresa tra i 50 e i 200 euro. Nell’eventualità in cui non dovesse essere riscontrabile la presenza del libretto, le sanzioni arriverebbero fino a 600 euro.

La più onerosa, fino a 3000 euro, riguarda i casi in cui si ha a che fare con omessi controlli dei rendimenti della combustione. Coloro i quali si vedono comminare quest’ultima sanzione, devono considerare anche l’addebito delle spese di verifica.

Chi si deve occupare della manutenzione della caldaia?

Chiaro è che, quando si parla di manutenzione della caldaia, si inquadra, esattamente come nel caso del controllo dei fumi, un’operazione di grande importanza. Chi si deve occupare di tutto ciò? L’inquilino dell’immobile. Se si tratta di una casa in affitto, il compito spetta all’affittuario. In quest’ultimo frangente, va sottolineato che, nell’eventualità in cui l’impianto dovesse risultare obsoleto, le spese per la sua sostituzione sono a carico del proprietario dell’unità immobiliare.

Diversa è la situazione in caso di spese necessarie per via di un uso negligente dell’impianto o per una scarsa manutenzione. In questo frangente, infatti, deve intervenire l’inquilino.

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