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Cos’è Beamforming e come può migliorare la rete WiFi

Da Redazione

Maggio 27, 2019

Cos’è Beamforming e come può migliorare la rete WiFi

I router Wifi di fascia alta o top di gamma presentano nelle impostazioni la voce Beamforming, ma cosa vuol dire? Ti sarai sicuramente chiesto cos’è beamforming e in che modo questo possa essere utile per migliorare la tua rete Wifi, cerchiamo di fare chiarezza.

Normalmente un router Wifi emette un segnale costante a 360° a forma di sfera come centro il router stesso, il segnale viene trasmesso con la stessa intensità a tutti i dispositivi ma va riducendosi man manco che ci si allontana, con il beamforming questo problema viene risolto.

Cos’è Beamforming

Il beamforming è una tecnologia che permette di direzionare e concentrare il segnale Wi-Fi in una direzione invece che in un’altra, gestisce e lavora l’onda che consente la trasmissione e ricezione del segnale.

Questo processo è possibile dall’uso combinato di particolari apparati ricetrasmittenti che permettono di direzionare il segnale Wi-fi dove si preferisce senza perderne di qualità.

Per comprendere pienamente come funziona il beamforming bisogna capire come funziona un router Wi-fi.

Il router utilizza delle onde radio che si diffondono in modo uniforme in tutte le direzioni, il centro è l’antenna del router che emette il segnale, questo sistema assicura che la copertura del segnale sia estesa ed uniforme, anche se poco ottimizzata.

come funziona Beamforming

Le onde si diffonderanno anche in quelle zone dove non ci sono dispositivi da collegare, provocando un dispendio energetico inutile.

Con il beamforming, grazie a degli algoritmi che riescono a localizzare i dispositivi collegati alla rete, il segnale viene modulato con le antenne in modo da essere spinto con potenza verso la direzione più utile.

In questo modo è possibile ottimizzare la banda, ripartendola in modo ottimale verso i dispositivi collegati al router e senza disperdere segnale inutilmente.

Quali sono i router con il beamforming?

Non tutti i router sono dotati della tecnologia beamforming, questi devono avere delle antenne MiMo, acronimo di Multiple In, Multiple Out, che assicurano un’ottimizzazione di banda migliore e più elevata.

La tecnologia MiMo è presente nelle specifiche dello standard Wi-Fi dalla release IEEE 802.11n, per cui bisogna accertarsi che il proprio router abbia almeno questa versione, anche se a partire dallo standard IEEE 802.11ac sono state definite specifiche e modalità di funzionamento univoche per il beamforming.

cos'è beamforming wifi

Per cui per attivare il beamforming bisogna, come prima cosa, accertarsi che l’opzione si attivabile nelle impostazioni del router e che router e dispositivi sia compatibili con lo standard 802.11ac.

Il router deve disporre della tecnologia MiMo e quindi avere più antenne, che siano interne o esterne.

Stiamo parlando di router di fascia alta o top di gamma, attualmente in quelli di fascia medio/alta non è presente il beamforming, per cui prima di farci un pensiero è bene verificare la reale necessità di dover utilizzare questa tecnologia.

Il beamforming può essere utile soprattutto negli uffici o nelle abitazioni abbastanza grandi dove è più facile trovare interferenze di segnale, in questo caso direzionarlo totalmente sui dispositivi realmente in uso assicura un’esperienza di navigazione migliore e un segnale nettamente più potente.

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