Desalinizzare l’acqua industriale: come avviene e a che cosa serve?

Come è ben noto dai numerosi impianti statistici che vengono presi in considerazione, soprattutto per quanto riguarda le stime che avvengono relativamente al consumo di acqua e di altre risorse da parte di una realtà industriale, l’acqua è sicuramente una delle risorse più importanti non soltanto per il fabbisogno del cittadino, ma anche per il corretto funzionamento di numerosi impianti industriali. In altre parole, non si potrebbe osservare nulla di ciò che avviene, lavorativamente parlando, in assenza di acqua, dunque è importante anche avere ben salda una panoramica a proposito di quale debba essere l’approvvigionamento di questa risorsa idrica, soprattutto in periodi di siccità o di maggiore scarsità d’acqua.

Una delle soluzioni maggiormente proposte, soprattutto in momenti storici piuttosto complicati come quello attuale, è di procedere con la desalinizzazione dell’acqua, un processo che porta ad eliminare sale, sali minerali e altre componenti dalle acque di mare.

Per quanto, in diversi studi scientifici, si dimostri che questa non è la soluzione per risolvere i problemi di siccità e di fabbisogno del cittadino, la soluzione è sempre stata descritta come piuttosto positiva per diverse realtà industriali.

Ma che cos’è, come avviene e qual è il senso di questo processo?

Come avviene il processo di desalinizzazione

Dopo aver preso in considerazione, in termini piuttosto generici, che cosa sia la desalinizzazione e quale possa essere la sua importanza dal punto di vista prettamente industriale, è importante sottolineare l’insieme delle fasi che compongono il processo in questione. In primo luogo, infatti, per realizzare una corretta desalinizzazione, ci sarà bisogno di servirsi di un accurato strumento utile, di cui servirsi nell’ambito di una realtà industriale: si parla del desalinizzatore.

Il processo in questione, dunque, è proprio di un insieme di fasi che permettono di rimuovere i sali minerali presenti all’interno dell’acqua.

Naturalmente, il processo può strutturarsi attraverso diverse specifiche componenti, oltre che sulla base di un insieme di caratteristiche diverse: secondo molti ha detti ai lavori, il processo più valido è quello di osmosi inversa mentre, per altre tipologie di lavoro, potrebbe essere utile servirsi della distillazione.

Nel primo caso, l’acqua viene spinta per mezzo di una membrana semipermeabile che permette di trattenere sali minerali e impurità, come nel caso di un filtro. Nell’ambito della distillazione, invece, si mette in moto un processo chimico che porta a far evaporare l’acqua e a condensare la stessa, in modo che la separazione tra acqua e sali minerali avvenga in maniera netta e sicura.

Vantaggi della desalinizzazione

A questo punto, dopo aver considerato quale sia la desalinizzazione e come avvenga il processo in questione, si può proseguire con una panoramica generale a proposito di vantaggi che possono riguardare questo processo stesso. Come detto, per numerosi studi, la desalinizzazione non rappresenta la soluzione per quanto riguarda l’approvvigionamento di acqua da parte di un essere umano, dal momento che, guardando alle percentuali e ai rapporti, per tanta acqua che viene privata di sali minerali, si produrrà una grande quantità di acqua in salamoia e, dunque, si potrebbe andare incontro ad un pericolo costante dal punto di vista globale.

Tra i vantaggi che vengono offerti dal processo di desalinizzazione per realtà industriali, c’è sicuramente un aspetto economico, relativo alla possibilità di creare una certa indipendenza, da parte di un’industria, rispetto ad altre fonti di approvvigionamento idrico e di acqua dolce.

Naturalmente, non si può non sottovalutare l’impatto, soprattutto energetico, che il processo di desalinizzazione comporta, dal momento che, come dimostrato, questa realtà può essere molto importante e negativa soprattutto per l’ambiente, a causa dello smaltimento delle concentrazioni di sale residue che dovranno essere eliminate dall’ambiente circostante.