Microsoft, l’esperienza touch non sarà più la stessa in futuro

Microsoft, cercando di tanto in tanto di imitare i paradigmi di Google (proponendo innanzitutto l’approccio alle AI con l’assistente virtuale Cortana), è decisa ad offrire una propria modalità di interazione al settore dei touchscreen, tanto apprezzati da chi ama i device portatili quanto poco tollerati da chi è abituato alla presenza più fisica della tastiera.

Lo studio della casa di Redmond è dunque volto a ricercare nuove modalità interattive tattili, seguendo naturalmente i pilastri fondamentali di tale tecnica, ovvero l’eye tracking, le diffusissime gesture e i primi tentativi di feedback cosiddetto “aptico”, in grado di prevedere gran parte dei movimenti degli utenti.

Ciò che manca all’interattività di tale tipo è la possibilità di percepire realmente con mano ciò che andiamo diteggiando o osservando: Microsoft, a questo scopo, tenterà di emulare e migliorare il senso del tatto permettendoci, ad esempio, di simulare il tocco negli store virtuali quali possono ad esempio essere Amazon, fornendoci la possibilità di percepire la consistenza degli oggetti, la loro porosità o ruvidità ed un insieme complesso di parametri tipici del mondo “reale”.

I primi smartphone su cui sono stati effettuati tali tentativi appartengono alla serie Nokia Lumia, a cui sono stati connessi degli attuatori di tipo piezoelettrico volti ad emulare la sensazione di tocco; così come sono stati applicati nuovi screen in grado di gestire una scrittura intelligente generando un attrito in grado di non fare più incombere errori di diteggiatura.

La ricerca Microsoft, ne concludiamo, è volta certamente ad offrire nuovi spunti di interazione e integrazione con i device e le app del presente e del futuro.