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Come entrare come root su Ubuntu

Da Redazione

Aprile 19, 2015

Come entrare come root su Ubuntu

In molti dopo aver installato Ubuntu provano a muovere i primi passi in Linux ma si trovano spiazzati quando al momento di compiere alcune operazioni viene richiesto l’inserimento della password del proprio account.

Questo accade perché Ubuntu “difende” i file di sistema da modifiche o danneggiamenti accidentali, addirittura ci sono operazioni per cui non basta l’inserimento della password e che non possono essere effettuate senza aver capito come entrare come root su Ubuntu.

Andiamo quindi a scoprire come fare per abilitare l’account che conferisce al suo utilizzatore i diritti di “super amministratore” e quindi agire indisturbato.

Come entrare come root su Ubuntu

Come entrare come root su Ubuntu

Per imparare il procedimento è necessario dare l’avvio al terminale incluso nel sistema operativo. Per farlo basterà cliccare sull’icona della griglia situata in fondo a sinistra sulla barra laterale e cercare “terminale” nella pagina che si aprirà.

prima fase

A questo punto bisognerà selezionare l’icona Terminale dai risultati. Il passo successivo è digitare, all’interno della finestra Terminale che si sarà aperta, il comando “sudo password root” premendo invio. In questo modo si imposterà una password per l’account root di Ubuntu. Sarà ovviamente necessario digitare prima la password del proprio account personale e poi procedere ad usare quella scelta per il root (che dovrà essere inserita due volte).

Terminata questa operazione, se avrete seguito alla lettera tutte le indicazioni, comparirà a schermo un messaggio “password aggiornata correttamente”. Ora sarà necessario consentire che l’account di root possa essere utilizzato all’interno della schermata di accesso Ubuntu.

Per farlo basterà tornare nel Terminale ed inserire i seguenti comandi: “sudo passwd –u root” in modo da sbloccare l’utente di root (la risposta del sistema dovrebbe essere “passwd: password expiry information changed”. Il secondo comando da inserire è: “sudo nano/etc/gdm3/custom.conf” che andrà a modificare il dile di configurazione di GDM.

A questo punto nel Terminale vedrete aprirsi un editor di testo in cui sarà necessario inserire la stringa “# AllowRoot=true” subito sotto la dicitura [security]. A questo punto sarà possibile salvare le modifiche premendo Ctrl+O e poi Invio, e poi Ctrl+X per chiudere quindi l’editor.

Il lavoro da compiere non è tuttavia ancora finito, a questo punto, tornando nella sezione del Terminale, bisognerà inserire il comando: “sudo nano/etc/pam.d/gdm-password” per modificare ancora un altro dei file di configurazione del display manager di Ubuntu, GDM.

Anche in questo caso si aprirà un editor di testo in cui aggiungere il simbolo “#” prima della stringa “auth requie pam_succeed_if.so user != root quiet_success” che si trova subito sotto il codice “#%PAM-1.0”. A questo punto sarà possibile salvare le modifiche e procedere alla chiusura del file premendo prima Ctrl+O e poi Ctrl+X.

Per finire sarà necessario tornare all’interno del Terminale e inserire il comando finale: “sudo nano/root/.profile” in modo da modificare il file .profile tramite l’editor del terminale. A questo punto individuata la stringa “mesg n || true” bisogna modificarla in “tty –s && mesg n || true”.  A questo punto basterà chiudere tutto premendo Ctrl+O e Ctrl+X.

Ora tutte le modifiche essenziali saranno state completate. Per riuscire entrare come root su Ubuntu  bisognerà soltanto riavviare il computer ed attendere che compaia la schermata di accesso. A questo punto basterà cliccare sulla voce “Non elencato?” e digitare al posto di Nome Utente il termine “root” e premere invio. Subito dopo bisognerà inserire la password di accesso al root impostata in precedenza e se tutto è stato fatto in modo corretto vedrete caricarsi la scrivania di Ubuntu e sarete collegati come root.

Questo procedimento dovrebbe permettervi di scoprire come entrare come root su Ubuntu ma è bene sapere che questa procedura è sconsigliata poiché consente di modificare parti del sistema che sarebbe meglio lasciare intatte per non invalidare il corretto funzionamento dello stesso.

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