Dal furgone al camion: i veicoli commerciali al servizio delle aziende
Da Redazione
Maggio 15, 2023
Sia furgone che camion rientrano tra i veicoli commerciali usufruibili da ogni impresa. Tali veicoli vengono chiamati così, perché come richiama il nome stesso, si tratta di mezzi che vengono adibiti al trasporto di cose e persone, ma con finalità commerciali.
Comprare un veicolo commerciale comporta dei costi iniziali e di gestione, non indifferenti. Vedremo di seguito, delle valide alternative per risparmiare soldi, e quali sono i mezzi adatti in base al tipo di attività di impresa da svolgere.
Cosa sono i veicoli commerciali? Perché si chiamano così?
I veicoli commerciali – così come si comprende dalla loro denominazione – sono quei mezzi che vengono reputati indispensabili per svolgere un’attività di impresa. Essi possono essere di varia tipologia: utili per trasportare oggetti, persone o per qualsiasi esigenza di tipo aziendale.
Per fare un esempio pratico, un libero professionista potrebbe ricorrere ad un’auto commerciale per svolgere il servizio di taxi, o più semplicemente per offrire il servizio di NCC (noleggio con conducente). O ancora, una ditta di trasporti valuta un furgoncino o un camion, per trasportare merce.
O infine, potrebbe riportare l’esempio di un’azienda di spedizioni, che dovrebbe entrare in possesso di una flotta di camion per poter mandare e trasportare tutte le spedizioni ordinate dai clienti. A tutto ciò occorre fare una precisazione, ovvero differenziare i veicoli industriali da quelli commerciali.
A darne sentenza definitiva è l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE), con il quale fa sapere che i veicoli per essere definiti “commerciali”, devono avere un peso equivalente a 3,5 tonnellate di massa totale.
Tutte le vetture al di sopra di tale peso, vengono catalogate come mezzi industriali. Chiarito questo aspetto, è molto importante osservare altri due termini che molto spesso vengono sottovalutati, senza badare troppo alla loro differenza: i veicoli commerciali leggeri e i veicoli commerciali pesanti.
La differenza tra i veicoli commerciali leggeri e quelli pesanti
I veicoli commerciali leggeri si differenziano da quelli pesanti. Non solo in base al loro peso, ma soprattutto per i soggetti che possono guidarli. Quelli “leggeri” rispecchiano tali caratteristiche:
- Mezzi catalogati M2, ovvero utili al trasporto di persone (con più di 8 posti a sedere, più il sedile del conducente), la cui massa totale dev’essere uguale o meno di 3,5 tonnellate.
- Veicoli N1, che invece servono per trasportare merci, la cui massa totale non deve superare le 3,5 tonnellate. Ad esempio i pick-up o i furgoni più piccoli e appunto, leggeri.
I veicoli N1 possono essere guidati anche con la patente B, a differenza dei veicoli M2 che prevede il conseguimento delle patenti D1 (qualora il trasporto di persone sia inferiore a 16, conducente a parte, e con un veicolo lungo massimo 8 metri), oppure la D.
I veicoli commerciali ma che in realtà sono industriali (perché risultano pesanti), sono quelli che abbiamo accennato agli inizi dell’articolo, ovvero quei mezzi la cui massa complessiva supera le 3,5 tonnellate.
I mezzi commerciali più venduti in Italia sono 10, e al 2020 secondo l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica (ANFIA), sono i seguenti:
- Fiat Ducato (18.240 unità vendute)
- Fiat Doblò Cargo (14.304)
- Iveco Daily (10.549)
- Fiat Fiorino (6.664)
- Ford Transit Custom (6.477)
- Ford Transit (5.642)
- Renault Master (5.012)
- Mercedes Sprinter (4.611)
- Peugeot Boxer (4.307)
- Citroen Jumper (3.970).
Come guidare un veicolo commerciale risparmiando sulla gestione
Le spese per un veicolo commerciale richiedono un capitale più o meno ingente. Oltre al prezzo iniziale d’acquisto, vanno considerate tutte le altre voci – specie per un’azienda – che incidono sul patrimonio di impresa o di un privato: assicurazione, soccorso stradale, bollo, carburante, manutenzione ed eventuali riparazioni.
Senza considerare che nella revisione vanno incluse le spese annuali come il cambio pneumatici e la manodopera generale. Un’alternativa all’acquisto potrebbe essere il noleggio a lungo termine. Locando uno o più flotte commerciali, è possibile pagare una sola rata mensile che include tutti i servizi (tranne carburante e bollo).
I vantaggi per un’impresa o un libero professionista, sono tangibili:
- Polizza assicurativa: indipendentemente che si noleggi un solo veicolo commerciale o un’intera flotta, tutti i mezzi sono coperti dall’assicurazione.
- Gestione ordinaria e straordinaria: le spese di manutenzione sono a carico (per ciascun veicolo locato), dalla società di autonoleggio. Anche la gestione straordinaria – se effettuata nelle officine convenzionate – è coperta.
- Soccorso stradale: specialmente un veicolo commerciale, che si trova sempre in strada, è possibile che per un imprevisto di qualsiasi natura (rimasto in panne o coinvolto in un sinistro stradale), resti bloccato in strada e abbia necessità di soccorso. Anche questo servizio è incluso nel noleggio a lungo termine.
- Cambio pneumatici: un veicolo che percorre tanti chilometri annuali, quasi sicuramente cambierà gli pneumatici molte più volte di un mezzo che fa 8/10 mila km all’anno. Un servizio simile garantirà un risparmio economico non indifferente.
- KM annuali: in base al tipo di contratto, nella rata mensile sono inclusi dei KM annuali, che possono variare da 15 mila fino a 50 mila e oltre.
- Burocrazia: qualsiasi pratica burocratica è a carico della società di autonoleggio. Questo semplificherà la gestione amministrativa dell’azienda, togliendo un peso al reparto commerciale e appunto amministrativo dell’impresa.
La scelta del noleggio dei tuoi veicoli commerciali è senza dubbio l’opzione migliore qualora non avessi intenzione di investire ingenti somme di denaro nell’acquisto e nella gestione.
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