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iFixit, come studiare tecniche di riparazione dei propri device
Da Redazione
Agosto 09, 2014
La nuova pratica relativa al rimettere in circolazione dispositivi “refurbished”, ovvero non eccessivamente consunti dal tempo e dall’uso, rinnovandone alcune parti importanti ed essenziali al funzionamento in mano al nuovo utente, sembra essere pronta all’affiancamento ad un nuovo paradigma di riparazione dei nostri device preferiti.
Tutto ciò parte da un’iniziativa che vede il supporto di Microsoft e iFixit, una comunità per riparatori e studiosi autodidatti del funzionamento dei device elettronici che vanta persino un sito italiano: il tutto nell’ottica di ridurre il numero di rifiuti elettronici che lentamente ma inesorabilmente vanno a costituire un grosso peso per il pianeta.
Il progetto per autodidatti nasce nell’ambito del Registered Refurbished Program, tramite il quale è possibile apprendere ogni concetto basilare ed avanzato necessario per offrire una vera e propria seconda vita al dispositivo elettronico. Il tutto viene eseguito affiancando all’attività di smontaggio, ricomposizione e successivo smontaggio l’istruzione di esperti di teardown (disassemblatori).
Le guide fornite sono di tipologia step-by-step e perciò in grado di prendere per mano l’utente come se si trattasse di un vero e proprio wizard accessibile da PC. Tutto questo nell’ottica di rendere inferiore il consumo energetico necessariamente avviato per produrre nuovi dispositivi, nonché dare una possibilità a materiali essenziali nella loro creazione (tra cui leghe di differenti tipologie, berillio, oro e tantalio) di tornare a far parte di un circolo virtuoso in una dismissione più che posticipata del device.
L’iniziativa è naturalmente lodevole e non possiamo far altro che augurarle il dovuto successo.
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