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Il funzionamento di un sistema di refrigerazione

Da Redazione

Gennaio 24, 2022

Il funzionamento di un sistema di refrigerazione

Possono essere piuttosto lunghe le tempistiche da rispettare quando si desidera integrare delle celle frigorifere o un impianto frigorifero di grandi dimensioni nella propria attività. Tuttavia si tratta di un aspetto che merita di essere studiato con la massima attenzione, e l’impianto deve essere perfettamente in funzione nel momento in cui la merce viene acquistata. Le tecnologie per la refrigerazione possono essere di vario genere: si va dall’evaporazione adiabatica all’effetto termoelettrico, passando per il ciclo ad assorbimento. Nel caso della refrigerazione industriale, in particolare, alla base del processo sta l’evaporazione di un refrigerante, che porta al raffreddamento di aria, acqua o un fluido.

La refrigerazione nel settore alimentare e in quello farmaceutico

Il comparto farmaceutico e quello alimentare sono i due settori più importanti che richiedono l’adozione di celle frigo industriali: trattando prodotti delicati e a rischio deperimento, è fondamentale che tutto l’iter necessario per l’installazione e il corretto funzionamento degli impianti sia rispettate con attenzione in ogni fase. In ambito alimentare, la refrigerazione consente di preservare i valori nutritivi dei prodotti e garantire la loro edibilità, evitando qualsiasi forma di alterazione. Ovviamente è ampio l’assortimento di dispositivi a cui si può fare riferimento a questo scopo: oltre alle classiche celle frigorifere, si possono citare le vetrine refrigerate, i banchi frigo e i magazzini refrigerati.

Come funzionano le celle frigo

Per quel che riguarda le celle frigo, si può distinguere fra diverse tipologie: quelle ad atmosfera controllata, quelle destinate alla conservazione di alimenti già refrigerati, quelle trasportabili e quelle che devono conservare prodotti congelati, cioè sotto gli zero gradi di temperatura. Infatti, non è detto che la temperatura di una cella frigo sia sempre sotto lo zero: dipende tutto dalle esigenze e, quindi, dalle caratteristiche di ciò che deve essere conservato. In linea di massima il range va da 28 gradi sotto zero a 18 gradi. In qualunque caso l’obiettivo è quello di prolungare per quanto possibile i tempi di conservazione e contrastare la proliferazione batterica.

Le norme da rispettare

Le norme in vigore in materia di refrigerazione industriale fanno riferimento alla EN 378, che costituisce lo standard europeo in materia di sicurezza degli impianti frigoriferi, e alla ISO 5149. Quest’ultima definisce la soglia permessa della quantità di refrigerante, indicando anche le classi di occupazione e stabilendo l’ubicazione degli impianti. In pratica, la direttiva contiene le diverse raccomandazioni per la protezione dell’ambiente e per un uso sicuro degli impianti.

La refrigerazione a ciclo a compressione

La refrigerazione a ciclo a compressione è quella che sta alla base del corretto funzionamento delle celle frigo industriali. Un gas viene compresso in modo che il suo volume si riduca e, quindi, aumenti la sua temperatura. Così compresso, il gas viene fatto passare in uno scambiatore di calore che si trova al di fuori dell’ambiente che deve essere refrigerato. Torna alla temperatura ambiente perdendo calore, e passa dalla fase gassosa a quella liquida. Si ha, a questo punto, un fluido a temperatura ambiente che a propria volta passa attraverso uno scambiatore di calore, in questo caso interno. Il fluido ritorna alla pressione atmosferica perché viene fatto espandere. Così, il ciclo può ricominciare. Un sistema di questo tipo, che permette di andare oltre i 100 gradi sotto zero, ha il pregio di richiedere una manutenzione davvero minima, garantendo al tempo stesso standard di efficienza molto elevati.

Le celle frigo prefabbricate

Una soluzione ideale in questo ambito può essere individuata nelle celle frigo prefabbricate. Si tratta di unità monoblocco, destinate a essere montate a soffitto o a parete, per applicazioni di bassa e media temperatura. Una soluzione di questo tipo è raccomandata per spazi di ogni dimensione, visto che si ha a che fare con una macchina sola e un gruppo interno esterno su un blocco unico. Dopo che la macchina è stata applicata alla cella frigo non servono altri interventi, il che permette di ridurre i costi di installazione. Una soluzione alternativa, nel novero delle celle frigo su misura, è rappresentata dalle unità singole remote, a cui si ricorre quando l’installazione a ridosso del banco del motore non è possibile. Vi si ricorre anche in zone residenziali, eventualmente con dotazione di insonorizzazione.

Quando c’è bisogno delle celle frigo su misura

Una cella frigo su misura è indispensabile e consigliata in tutti i casi in cui si abbia a che fare con la presenza di travi o colonne che rendono necessario il ricorso a celle frigorifere industriali di dimensioni non standard. Questo tipo di soluzione può essere utile, inoltre, quando si è consapevoli di dover far fronte con una certa frequenza a variazioni di altezze: situazioni in cui non si possono utilizzare le celle frigo industriali a incastro, se non si hanno a disposizione le soluzioni delle dimensioni appropriate.

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