Pentole in rame, quel fascino antico tuttora apprezzato
Da Redazione
Luglio 22, 2022
Siamo soliti “collocarle” mentalmente nelle cucine delle nostre nonne, e dunque in tempi oramai lontani da quelli attuali, ma le pentole in rame tutt’oggi si apprezzano e adoperano per la preparazione di tantissime ricette.
Privilegiate dai cuochi professionisti e dagli appassionati del settore, esse garantiscono una cottura uniforme degli alimenti in virtù della rapida distribuzione del calore. Il rame, infatti, è il miglior conduttore termico dopo l’argento e l’oro, caratteristica, questa, che permette di usufruire di un perfetto controllo della cottura delle pietanze, impedendo che queste ultime si attacchino o si brucino.
Ma non è solo questo il vantaggio derivante dall’uso delle pentole in rame, che si rivelano altresì molto resistenti e della massima igiene. Attenzione, però, perché il rame non è idoneo al contatto diretto con i cibi, dovendo perciò prevedere specifici rivestimenti in materiali atossici e sicuri per l’utilizzo alimentare.
Scopriamo allora insieme qualcosa di più su questo punto, e sulle caratteristiche in generale di quelli che sono strumenti molto utili e versatili, oltre che gradevoli esteticamente.
Le principali caratteristiche
Padelle, casseruole, tegami… non solo belle ma anche performanti: le pentole in rame sono infatti ideali per le preparazioni lente ed a fiamma bassa, grazie alla precitata ottima conducibilità termica del rame stesso.
Risotti mantecati, creme e riduzioni, che necessitano di una cottura omogenea ed a temperatura costante, saranno allora egregiamente realizzate con dette pentole. Le quali risultano tra l’altro indicate anche per cuocere cibi ad elevate temperature, senza che il sapore degli stessi possa minimamente alterarsi.
Come poc’anzi esposto, non essendo indicato per il contatto diretto con gli alimenti, il rame deve essere rivestito. Lo stagno, in merito, rispetta le sue caratteristiche di metallo conduttore, ma tende a deteriorarsi con il trascorrere del tempo. Può tuttavia essere ripristinato lo strato protettivo, attraverso l’operazione di ristagnatura.
L’acciaio invece, con la sua scarsa conducibilità termica, crea una sorta di filtro tra la pentola e l’alimento in questione, attenuando le proprietà del rame. Assicura però alla pentola stessa una estrema durevolezza e solidità, che fa dell’abbinamento rame-acciaio la scelta preferita dagli chef professionisti per le preparazioni a fiamma bassa.
I fattori a cui badare nella scelta
Premessa l’importanza di badare alla qualità del prodotto (con un occhio anche al design, che dona quel tocco in più alla tavola), per la scelta delle proprie pentole in rame è bene fare riferimento a determinati e ben precisi parametri.
In primis lo spessore della lamina, di almeno 2 millimetri, e le dimensioni, la forma e l’altezza di dette pentole. Da valutare a seconda delle principali realizzazioni e del numero di persone per le quali si è soliti cucinare.
Ma anche la forma del manico è un aspetto che non va trascurato, in quanto uno di forma ergonomica e dalla buona presa senza dubbio faciliterà le operazioni tra i fornelli.
Oltre ai parametri a cui affidarsi, può giovare fornire alcuni suggerimenti in merito all’uso degli strumenti in oggetto. Quello, ad esempio, di non servirsi di utensili appuntiti, bensì di cucchiai in legno o in silicone, poiché il rame è soggetto a graffiarsi. E quello di porre uno spargifiamma tra la pentola e la fonte di calore, proprio in considerazione dell’essere il rame un forte conduttore di calore.
Chiudiamo la trattazione sottolineando come il rame stesso non sia indicato per le cucine a induzione. Il mercato mette tuttavia a disposizione modelli di pentole in rame stagnato, il cui rivestimento protettivo ne permette l’utilizzo pure per questa tipologia di cucine.
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