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Quali sono i diritti e doveri di un lavoratore dipendente

Da Redazione

Settembre 15, 2023

Quali sono i diritti e doveri di un lavoratore dipendente

La normativa italiana in tema di lavoro è alquanto complessa e variegata, riguarda svariati aspetti per i quali viene richiesta la massima conoscenza e aggiornamenti continui. D’altro canto, come si suol dire, la “legge non ammetta ignoranza”. E in un tema così delicato come quello del lavoro, essere a conoscenza di tutte le modifiche avvenute nel corso del tempo, è indispensabile per ottemperare a quanto richiesto dal legislatore. 

Diventa fondamentale, quindi, affidarsi a professionisti seri e qualificati come questo consulente del lavoro a Torino, che sia in grado di offrire consulenza a 360°: dalla redazione della buste paga ai contratti di lavoro, passando per tutte le operazioni che riguardano l’evoluzione del rapporto tra azienda e dipendente, curando anche i rapporti con tutti gli istituti coinvolti (Inail, Inps, etc..) e le operazioni straordinarie che occorrono durante la vita di un’azienda.

I diritti che spettano ad ogni singolo lavoratore

Nel rapporto che si instaura tra datore di lavoro e lavoratore dipendente, a quest’ultimo spettano svariati diritti e doveri, come approfondiremo, ora, nel corso di quest’articolo. Partiamo, per quanto ovvio, dai diritti costituzionalmente sanciti in favore del lavoratore dipendente, che gli devono essere riconosciuti dal proprio datore di lavore

Ogni lavoratore ha diritto al percepimento della retribuzione, che dev’essere proporzionale alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, oltre ad assicurare al lavoratore una vita dignitosa. Negli ultimi anni, il tema della retribuzione è stato particolarmente presente nel dibattito pubblico italiano: dal reddito di cittadinanza all’eventuale introduzione di un “salario minimo”, la tematica resta tutt’oggi particolarmente dibattuta nel nostro paese. 

La legge, poi, prevede un orario massimo di ore settimanali, che, attualmente, è fissato in 40 ; alcuni contratti collettivi, tuttavia, prevedono anche una riduzione di tale orario. Superate le 40 ore, il lavoro dev’essere considerato “straordinario” e non può, in ogni caso, superare le 48 ore settimanali e le 13 giornaliere, come previsto da una norma in vigore dall’ormai lontano 2003. 

Il lavoratore ha diritto anche al riposo settimanale, nonostante, in base ad una legge promulgata nel 2008, i datori di lavoro abbiano maggiore flessibilità: il lavoratore – in alcuni casi – può prestare la propria opera anche per più di 6 giorni consecutivi, a patto che nei 14 giorni di calendario siano presenti 48 ore di riposo. 

I principali doveri del lavoratore nei confronti del datore di lavoro

Il lavoratore, poi, ha diritto ad un periodo di ferie pari ad almeno 4 settimane ogni settimana, in alcuni casi anche maggiore in base a singoli accordi aziendali o presenti nel contratto collettivo nazionale, oltre a poter godere del congedo matrimoniale, il diritto alla maternità/paternità e allo sciopero qualora fosse accordato con le associazioni sindacali (durante lo sciopero, la retribuzione non viene erogata). 

Questi sono i principali diritti dei lavoratori, che, per quanto ovvio, hanno anche dei doveri da assolvere nei confronti del proprio datore di lavoro. Il più importante, spesso fonte di diatribe, è quello della “diligenza”: ogni singolo lavoratore deve svolgere la propria professione con il massimo impegno e accuratezza, dando modo al titolare d’azienda di disporre di un parametro oggettivo per comprendere la qualità dell’opera prestata. 

Negli obblighi di “diligenza” rientra, a pieno titolo, quello della collaborazione, offrendo un contributo tangibilmente proattivo nei confronti dei colleghi e del proprio datore di lavoro; d’altro canto, in un ambiente “collaborativo” si ottengono i migliori risultati produttivi, oltre a vivere in un ambiente particolarmente sereno. 

Il lavoratore dipendente, poi, ha il dovere di obbedienza, che consiste, in altri termini, nel rigoroso rispetto delle disposizioni impartite dal datore di lavoro per il corretto svolgimento della propria attività. Infine, ma non ultimo per importanza, il dipendente ha il dovere di fedeltà, che consiste nel tutelare in qualsiasi modo gli affari del proprio datore di lavoro, evitando di porsi in concorrenza col proprio datore di lavoro.

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