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apotheon

Recensione Apotheon: tra storia e poema epico

Da Redazione

Febbraio 21, 2015

Recensione Apotheon: tra storia e poema epico

apotheon

L’ultima creatura di Alientrap Games, disponibile su due piattaforme più che adeguate a sostenere l’imponenza di un titolo come Apotheon, che di certo diventerà ben più noto per il suo gameplay tipico dei migliori poemi epico-interattivi che non per le sue grafiche, comunque di impatto ed adeguate al genere, è una gradevole sorpresa su console, specialmente Playstation 4, abituate ad ospitare giochi di tutt’altro impatto, tra shooter e survival con un’impronta chiaramente dark. Apotheon traccia invece una strada finora tentata da pochi concorrenti, immergendo l’utente in un bagno di cromatismi particolarmente caldi (le tinte più utilizzate su schermo tendono ad arancione, giallo ed ocra), puntando ad un’esplorazione interattiva dello scenario di gioco, innestato su componenti RPG a base storica. Il periodo di cui si parla è relativo alla nascita delle divinità dell’Olimpo, in piena fioritura della civiltà ellenica, e ci vedremo nei panni di un protagonista, di nome Nikandros, che avrà su di sé l’obiettivo di scatenare le ire degli dei, incuranti delle possibili punizioni celesti. La struttura di gioco offerta da Alientrap ad Apotheon è chiaramente strutturata sui canoni dell’action bidimensionale, permettendoci di impugnare le nostre armi, ovviamente adeguate all’epoca storica oggetto del titolo, correndo attraverso una serie di ambientazioni dedicate specificamente ad ogni divinità del pantheon greco, combattendo, a furia di collisioni ripetute, gli eventuali nemici che cercheranno invano di ostacolare la nostra scalata. Il sistema di gioco è equamente calibrato su fasi esplorative o di risoluzione enigmi, ed una controparte più action, in cui vengono richiesti riflessi non da poco, reperendo inoltre moneta virtuale dai nemici trucidati.

 Apotheon

Particolarmente avvincente ed inaspettato, inoltre, il sistema di crafting, che al pari di altri titoli con ben altri scopi (specialmente RPG e MMORPG fantasy) ci permetterà di combinare materiali al fine di riprodurre alla perfezione le nostre armi preferite, sperimentando quindi effetti inediti in campo. Ben gestite inoltre le pozioni e gli unguenti in grado di dotarci del dono dell’invisibilità o altra effettistica che ci consentirà di nasconderci al meglio dagli sguardi più che indiscreti dei nostri oppositori. Il tutto permetterà di aggiungere una nota soprannaturale al titolo, evocando guerrieri demoniaci dall’Ade, fino a giungere a delle boss fight e missioni secondarie che formeranno un perfetto complemento all’avventura di stampo “corri e fuggi” di Apotheon. Nel complesso, gli unici difetti di questa coraggiosa epopea greca risiedono fin qui esclusivamente nel sistema di controllo, poiché la mappatura per DualShock Playstation 4 sembra non essere così responsiva, per via di probabili difetti occorsi durante la fase di calibratura e mapping dei controlli. Molto più apprezzabili, invece, le colonne sonore a corona dell’impatto grafico del gioco, studiato accuratamente sull‘arte ellenica dell’epoca, opera di Marios Aristopoulos, compositore col merito di riuscire a riprodurre un’atmosfera carica di pathos che incentiva il giocatore a proseguire nella sua adrenalinica avventura. Nonostante alcune imprecisioni nelle fasi di fighting, comunque annullate dalla presa che il titolo mostra sul gamer, Apotheon è un tuffo nel passato arcadico del nostro continente da non perdere per alcun motivo.

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