Recensione Dynasty Warriors 8 Empires, nuove tecniche di lotta e trame argute

Ottavo capitolo del tutto ufficiale della colossale saga sviluppata da Tecmo Koei, Dynasty Warriors 8 Empires aggiunge una notevole quantità di suspense e di realismo storico ad una trama già di per sé complessa e dettagliata, sfruttando le testimonianze dello scrittore Luo Guanzhong, con un romanzo imperniato sulla complicata situazione bellica cinese dei regni Wei, Shu e Wu. Il filone della storia si innesta perfettamente su una struttura di gioco ben più libera e lasciata completamente nelle mani del giocatore, incentrando il tutto su una storia in cui i lottatori, ormai nostre vecchie conoscenza, saranno ancora una volta divisi in fazioni ostili.

Riscrivendo da zero una storia in cui gli eventi saranno fortemente influenzati dalle nostre scelte di giocatori, permettendoci inoltre di modificare gli aspetti più particolari del gioco, tra cui gli stendardi utilizzati dal nostro clan, le fattezze dei soldati e le loro cavalcature. Incerta, comunque, rimane la scelta del comandante militare, nonostante le scelte siano improntate a concedere a Xun Yu, Lu Kang, Gao Shun, Wang Ping, Cheng Pu, o Zhuge Jin lo scettro del comando.

Rimane oltretutto conservata la possibilità di avere una discendenza guerriera, che a sua volta verrà a trovarsi al centro di un insieme di cutscene, opzioni e scelte che investiranno direttamente la vita dei nostri nuovi combattenti. Ottima anche la scelta di Tecmo Koei di incentrare i progressi dello Story Mode sulle effettive abilità del roster di personaggi utilizzato: a questo scopo, non avremo un singolo protagonista a tirare avanti le fila delle battaglie tra fazioni cinesi, bensì un intero gruppo di guerriglieri. Ogni personaggio avrà assegnate missioni opzionali che ci concederanno di sbloccare alcuni obiettivi segreti, fino a giungere al punto critico della storyline di Dynasty Warriors.

Dynasty Warriors 8 Empires è comunque un titolo non incentrato esclusivamente sul valore militare dei giocatori, facendo inoltre affidamento sulle capacità di costruire un impero alla cui base vi sarà il livello di fama raggiunto presso gli altri giocatori. e soprattutto verso l’Imperatore in visita. Questa nuova meccanica di gioco si allaccia perfettamente al nuovo sistema di combattimento introdotto, il cosiddetto “Three Point System”, che offrirà ad ogni arma assegnata al lottatore un elemento con affinità particolare, ovvero “Heaven, Earth o Man”.

Assieme a questo sistema di punti di forza e debolezze simile alla morra cinese, in cui uno degli elementi ha il sopravvento su altri, viene introdotto un nuovo sistema di misurazione del gauge di attacco, aiutandoci nella difesa rapida così come nello switching delle armi a nostra disposizione, aumentando notevolmente il realismo del titolo. Tra gli altri importanti feature di Dynasty Warriors 8 Empire, troviamo un comparto grafico rinnovato ed in grado di gestire un framerate più elevato e molti meno lag durante le fasi più affollate, e dunque elaborate, dei combattimenti. In definitiva, ci troviamo in presenza di un titolo dal sapore guerresco in grado di sorpassare, per alcuni aspetti relativi alla trama ed al senso di storicità rievocato, i più blasonati Call Of Duty e sparatutto moderni, con stile e qualità.