Samsung Galaxy Note Edge – Recensione

Samsung Galaxy Note Edge può essere tranquillamente definito come uno dei “proof of concept”, ovvero modelli in grado di aprire il mercato della telefonia a nuovi prototipi, funzioni e modelli di smartphone, più considerevoli degli ultimi anni assieme ai cellulari dotati di doppio schermo. Grazie al piccolo schermo ripiegato lungo il lato destro del dispositivo, Note Edge è in grado di aggiungere al suo già largo display QHD a 5,7 pollici formato AMOLED un’ulteriore tocco di classe per tutti gli utenti che sono soliti controllare frequentemente le loro notifiche. Grazie allo schermo supplementare, infatti, questo compito è reso più semplice e fruttuoso, anziché dover “risvegliare” dallo standby ogni volta che lo sentiamo necessario il dispositivo. Le capacità dello schermo, ampliate dal fatto che rendono ancora più responsiva la S-Pen integrata ai tocchi dell’utente, vengono inoltre sostenute da un’elaborazione grafica di prima scelta, resa possibile da Qualcomm Snapdragon 805, un chipset che furoreggia particolarmente nei terminali di fascia medio alta, come appunto è Note Edge (nonostante sia presente un’opzione relativa al processore Exynos, una scelta offerta direttamente da Samsung senza interventi di altri chipmaker).

Il phablet integra inoltre un fingerprint scanner, consentendoci di registrare la nostra impronta digitale per l’unlocking così come per i servizi online che richiedono un doppio fattore di sicurezza per tenere le proprie credenziali al sicuro. La qualità costruttiva è indubbiamente valida, per quanto Edge non sia dotato degli ultimi accorgimenti Samsung in merito allo sfruttamento dei chassis in metallo con cui ricoprire i propri smartphone; tuttavia l’hardware rivela una sorprendente accoppiata con la dotazione software a partire dal sistema operativo, Android KitKat aggiornato all’ultima versione disponibile (4.4.4.), nonostante da qualche tempo siano in circolazione esemplari dotati dell’ultimo exploit Google, ovvero Android 5.0 Lollipop. 

L’interfaccia presente non stenta a ricordare, comunque, quella già vista in altri dispositivi di fascia medio-elevata di Samsung, tra cui Galaxy Note 4, con in aggiunta la funzionalità laterale dello schermo, che porta Edge a livelli di fruibilità superiori rispetto al terminale Note. Le performance delle app correlate, tra cui Quick Connect ed S Finder, risulta inoltre semplificata da una gestione migliorata degli swipe, ottimamente fruibili anche senza pennino. 

Ricordiamo infine che il dispositivo è protetto da Corning Gorilla Glass 3, una certezza in termini di stabilità costruttiva e dalla possibilità di espandere lo storage fino a 128 GB grazie allo slot microSD, fattore che risulterà utile grazie alla sua capacità di manipolare tutto o quasi il multimedia esistente. Un terminale, quindi, da prendere in considerazione soprattutto da parte di persone impegnate, che vogliono concedersi più tempo da spendere per sfruttare le applicazioni piuttosto che sfogliare notifiche, di cui Edge sarà contento di occuparsene per conto nostro, con risultati ottimali.