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Samsung Gear S – Recensione
Da Redazione
Gennaio 18, 2015
Nato come controffensiva a coloro che pensavano che uno smartwatch non potesse essere un oggetto trendy, dall’ottimo design e soprattutto utile ad una serie di attività che finora erano appannaggio esclusivo dei nostri smartphone e tablet, Samsung Gear S è un device dotato di connettività Internet eccellente ed un modulo SIM in grado di interfacciarsi con una connessione dati. Partendo da un fattore di forma più che indossabile e capace di adattarsi alle forme del polso con estrema disinvoltura, grazie alla presenza di bordi arrotondati e materiali costruttivamente buoni, Gear S è dotato di un hardware in grado di supportare la maggior parte delle app studiate appositamente per gli smartwatch, essendo costituito da un processore centrale dual core modello Exynos 4212 ca cui si affiancano 512MB di memoria RAM. Il tutto affiancato ad uno storage di 4 GB ed un processore grafico ARM Mali modello 400 MP4. Questi numeri costituiscono già da subito un’ottima base, assieme al contenimento dei consumi a schermo grazie alla tecnologia AMOLED, per offrirci un dispositivo di cui non pentirci, da indossare come una comune smartband.
Gear S, come la maggior parte degli smartwatch, esplica al meglio le proprie funzionalità quando utilizzato in accoppiata con uno smartphone. Esso infatti si configura come un ambiente dinamico in grado di ricevere notifiche, email ed informazioni utili anche quando il nostro cellulare è momentaneamente non disponibile, fungendo quindi da raccordo. Grazie alla possibilità di sfruttare un modulo SIM, inoltre, queste possibilità si estendono, consentendoci di utilizzare Gear S come se fosse il nostro secondo cellulare. Il modulo S Voice è inoltre integrato, ciò significa che potremo impartire alcuni comandi allo smartwatch senza alcun problema; il tutto contornato dall’OS appositamente studiato per i dispositivi portatili da polso, ovvero Tizen, un sistema operativo open source all’ultimo grido tra i device appartenenti all’Internet Of Things, in grado di offrire performance del tutto simili a quelle di un OS Android di ultima generazione, impattando inoltre notevolmente sulla durata della batteria, grazie ad un’ottimizzazione continua dei thread e dei processi attivi, integrato ultimamente anche su Samsung Z1, nuovo smartphone di fascia media della casa coreana.
Samsung Gear S sarà inoltre un dispositivo in grado di rendere felici anche gli utenti più sportivi: integrando sensori per corsa ed attività fisiche di varia tipologia, incluso un monitor per il sonno, riuscirà a prendersi cura di visionare la nostra attività cardiaca, sincronizzando i dati reperiti con S Health, ecosistema applicativo Samsung in grado di tracciare un profilo sulla nostra salute complessiva. Si intuisce quindi il desiderio della casa coreana di centralizzare sempre più applicazioni a favore dei dispositivi portatili, che siano smartphone o smartwatch, al fine di offrirci una user experience sempre più unificata, segno che accessori come Gear S saranno sicuramente protagonisti del futuro. Questo nuovo smartwatch Samsung è quindi consigliato a chi vuole anticipare i tempi, ed a chi soprattutto desidera avere in uno spazio compatto ed effettivamente “smart” le proprie notifiche e la capacità di essere connessi sempre, anche quando il nostro smartphone dovesse essere irreperibile.
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Redazione
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