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Recensione

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Windows 10 Technical Preview: I risultati dopo un mese di prova

Da Redazione

Marzo 03, 2015

Windows 10 Technical Preview: I risultati dopo un mese di prova

Disponibile in versione definitiva a partire da fine luglio, il nuovo sistema operativo Windows 10 si è già diffuso su ben il 5% circa dei computer connessi su internet in meno di due mesi, grazie anche alla formula di aggiornamento gratuito per i possessori di un computer con Windows 7 Windows 8.

Dopo circa due mesi d’uso quelle che erano prime impressioni o giudizi iniziali possono trasformarsi in affermazioni definitive e portarci dunque a stabilire i veri punti di forza, e i punti deboli, di questo nuovo sistema Microsoft. Qui di seguito dunque una recensione completa su Windows 10 partendo proprio dalle novità introdotte.

windows 10 COSA ATTENDERSI DA WINDOWS 10
Windows 10 è praticamente una rivisitazione più desktop friendly di Windows 8.1.
I cambi di passo epocali che tanta gente si aspettavano sono infatti disattesi ancora una volta, non troverete un nuovo file system (l’annunciato e mai finito WinFS), non troverete un miglioramento delle prestazioni hardware, non un aggiornamento sostanziale del kernel o altro di “sostanzioso”. I cambiamenti sono quasi soltanto variazioni estetiche e qualche funzionalità aggiuntiva che sa molto di smartphone.

Senza voler giudicare troppo una build preliminare, Windows 10 è principalmente la versione 8.1 con un nuovo menù start con stile metro, con Cortana integrata, con i destkop multipli e con un centro notifiche molto simile a quello di serie sugli smartphone. Tante migliorie che sembrerebbero più figlie di un Service Pack che di un aggiornamento “epocale” di Windows, la cui ultima e vera versione “rivoluzionaria” fu il disgraziato Windows Vista, che cambio totalmente la struttura del kernel e di gestione dei permessi per migliorare stabilità e sicurezza, a discapito però delle prestazioni.

Con Windows 10 Microsoft si ricorda ciò che i suoi utenti da sempre chiedono, pochi cambiamenti e tanta retro compatibilità hardware e software, e qui li accontenta in pieno. Scelta saggia a parere personale, seppur si poteva fare di meglio dal punto di vista delle novità, ma scelta che collide decisamente con la presunta svolta che Windows avrebbe intrapreso con questa nuova versione, tale da renderlo un sistema due numerazioni più innovativo del precedente.

LE NOVITÀ
Abbiamo già detto che le novità di Windows 10 non sono tantissime e sono più che altro miglioramenti grafici, adesso nel dettaglio vi dimostriamo di cosa stiamo parlando.

1) Menu Start – Il ritorno
Uno dei motivi per cui Windows 10 era atteso sta proprio nella sua “novità” principale, con Windows 8/8.1 la società di Redmond ha provato a portare i propri clienti verso un nuovo modo di interagire con il sistema, abbandonando il menu start e introducendo il nuovo ambiente modern UI (detto anche Metro), ma la scomodità d’uso con mouse e tastiere e in particolare la difficoltà iniziale ad approcciarsi ai nuovi comandi nascosti e le varie barre a scorrimento, ha portato subito il grande pubblico a scappare da Windows 8 e restare sull’edizione precedente.

Finalmente Microsoft ha capito dai propri errori e il risultato è per l’appunto il nuovo menù start di Windows 10, capace di fondere le live titles con la comodità del classico elenco dei programmi installati.

menu start windows 10

2) Centro Notifiche
Un’altra grande novità, da molti sottovalutata, è il centro notifiche. Come su di uno smartphone avrete un luogo dove verranno raccolte tutti gli avvisi che le varie applicazioni di sistema vi inoltreranno, dai compleanni imminenti segnalati tramite Facebook, alle interazioni di Twitter passando per gli avvisi di nuove email sulla vostra posta elettronica.

Comoda anche la possibilità di sfruttare il centro notifiche come luogo di accesso ai comandi rapidi, proprio così come su Android con la barra delle azioni. Non il massimo dell’originalità, ma molto utile per un sistema che punta ad essere “universale”

notifiche windows 10

3) Nuovo Store – Metro App in Finestra
Il nuovo store introduce immediatamente un’altra funzionalità di Windows 10, l’apertura in finestra delle applicazioni con interfaccia metro. Così anche lo Store diventa una classica finestra. Cambia niente nel suo contenuto, il problema principale resta ancora oggi la scarsezza in termini di applicazioni, oltre che il modo confusionario di farvi ottenere informazioni inerenti la possibilità di aggiornamenti o di nuove applicazioni.

La necessità di ampliare lo Store ufficiale però è molto più che compensata dall’infinità di eseguibili che solo Windows ha, quindi anche un tablet con il futuro Windows 10 avrà dalla sua la possibilità di eseguire lo sterminato parco applicazioni in .exe che solo i sistemi Microsoft possono garantirvi.

store windows 10

4) Il nuovo Office in anteprima gratuita
Una gradita sorpresa è la possibilità di scaricare gratis il nuovo Office in versione d’anteprima, per tutti gli utenti che stanno provando questa Technical Preview. Mi sarebbe piaciuto esprimermi meglio sulle novità di questa versione di Office, riguardanti soprattutto il miglioramento dell’interfaccia per usi con schermi Touch. Ma purtroppo non mi è più permesso aprire l’applicazione, non chiedetemi di preciso quale sia il motivo di questo errore, è solo uno dei tanti inconvenienti che questa versione preliminare di Windows 10 presenta.

office windows 10

5) Cortana – L’assistente vocale
Una delle novità più reclamizzate da Microsoft è il nuovo assistente vocale integrato su Windows 10, che proviene direttamente da Windows Mobile, parliamo di Cortana, il cui nome discende dall’assistente del famoso gioco per xbox Halo.

Cortana, al pari di Siri, vi permetterà di sfruttare i comandi vocali per fare ricerche, ottenere informazioni o effettuare alcune azioni (scrivere promemoria, fissare sveglie, effettuare prenotazioni…).

Cortana

6) Desktop Virtuali
Signori, diamo un caloroso benvenuto su Windows ad una funzione che su ambienti Linux è presente da oltre 10 anni, i desktop virtuali. Potete in modo semplice e veloce crearvi un desktop secondario e differenziare così, ad esempio, l’area con le applicazioni da lavoro, da quella con le applicazioni di svago, quali browser e musica.

Fa riflettere che Microsoft si sia arresa ad inserire questa novità solo quando gran parte dei suoi clienti si era pure stancata di chiederne l’introduzione. Novità tutt’altro che una rivoluzione software, fin’ora con applicazioni di terze parti dal peso di qualche megabyte si aveva lo stesso identico risultato. Risulta quindi alquanto misterioso il motivo per cui Microsoft abbia tardato a inserire questa opzione di serie.

Adesso però è presente, e potrete finalmente godervi gli ambienti multipli. Certo, vale la pena dire che allo stato attuale la funzionalità di questa nuova opzione è molto ridotta, visto che a differenza di Linux, non avrete desktop totalmente separati, quanto soltanto finestre in primo piano differenti passando da uno all’altro. Probabilmente è ancora una funzione “work in progress”, quindi prima di demolire Microsoft anche per questo sarebbe meglio aspettare la versione finale

desktop virtuali windows 10

7) Ennesimo cambiamento del pannello di controllo
In Microsoft lo hanno per vizio quello di modificare l’ordine delle impostazioni del pannello di controllo.
Da XP ad oggi ogni nuova versione ha portato modifiche al raggruppamento delle icone o ai loro nomi. Anche qui, cambia tutto. Sembra quasi di stare davanti al menu impostazioni di un cellulare. Scelta discutibile, soprattutto per quelli come me che ogni tanto vorrebbero anche poter disinstallare un’applicazione .exe (non solo quelle dello store) e che quindi ha bisogno del Pannello di Controllo classico, che dopo un mese non ho ancora capito come richiamare senza dover andare sulla barra di ricerca a cercarlo.

Speriamo sia solo una dimenticanza, o che sia io che non mi sia accorto di qualche modo più comodo per arrivare allo stesso menu, altrimenti siamo veramente in una situazione imbarazzante.

pannello di controllo windows 10

8) Edge e le altre novità
L’attesissimo Microsoft Edge, il sostituto dell’ormai impopolare Internet Explorer, qui è in versione quasi definitiva. Il browser si presenta come un browser di nuova generazione attento alla velocità, al consumo di risorse e all’integrazione con il sistema (con Cortana in particolare). Sarebbe perfetto se quelli di Microsoft ce lo avessero consegnato in versione definitiva.

Mancano infatti ancora le estensioni, il loro supporto verrà aggiunto prossimamente, non si sa quando di preciso, e il browser nell’uso quotidiano da spesso l’impressione di essere un work in progress. La cosa che però si fa più notare è l’assenza di un motivo per passare ad Edge da Chrome o Firefox, se il passaggio da Explorer a Edge è comprensibile, perché un utente di Google Chrome dovrebbe passare ad un ottimo browser come Microsoft Edge, che però non rappresenta un vero miglioramento in niente? Si attendono nuovi aggiornamenti dunque.

Un’altra novità è l’introduzione dei desktop virtuali, con circa un decennio di ritardo anche Microsoft si è resa conto della necessità di introdurre gli ambienti desktop separati, con questa opzione suddividerete la vostra area di lavoro e potrete tranquillamente evitare l’affollamento di icone sulla barra delle applicazioni. Qui è presentata come una evoluzione del vecchio Alt + Tab, ed è un aspetto sicuramente piacevole per chi usando Linux aspettava con ansia l’introduzione degli stessi anche su Windows.

Visto che parliamo di un sistema che punta anche alla diffusione su device mobili non poteva mancare una nuova funzionalità di Risparmio Energetico, se userete Windows 10 con portatili o tablet noterete un minore consumo di risorse con tale opzione attiva, un consumo che in molti casi diventa addirittura significativo.

Infine possiamo parlare delle novità estetiche e di quelle di organizzazione dei menu, Windows 10 punta ad essere un sistema universale, punta ad inglobare le applicazioni mobile sul suo Store e a diffondersi su tablet e smartphone, lo si vede ciò nell’aspetto grafico di molte opzioni, nello stile da “smartphone” del nuovo menu Impostazioni, e nella sua predisposizione al touch screen (ogni icona sembra fatta apposta). Ciò sarebbe perfetto se come al solito Microsoft non avesse un po’ incasinato il tutto, mettendo confusione ad esempio sulla differenza tra il menu Impostazioni ed il Pannello di Controllo.

LE PRESTAZIONI
L’aspetto che Microsoft ha imparato a non sottovalutare più dai tempi di Windows Vista è quello inerente il consumo delle risorse. Imparando dai suoi errori Microsoft ha proposto in sequenza Windows 7, 8 e 10, tre sistemi che fanno dell’ottimizzazione delle risorse hardware un loro punto di forza.

Soprattutto gli ultimi due sistemi, nascendo per poter girare anche su piattaforme come i tablet con hardware ridotto, puntano molto sulla rapidità d’esecuzione, d’avvio e sulla leggerezza del sistema in background. Windows 10 in definitiva è un sistema veloce e attento ai consumi, non noterete nessun rallentamento nell’aggiornamento da 7 o da 8, e anche su sistemi non recentissimi potrete apprezzare l’ottimo lavoro di ottimizzazione di Microsoft, dall’avvio rapido all’esecuzione del sistema durante l’uso.

CONCLUSIONI
In conclusione Windows 10 è ciò che Windows 8 sarebbe dovuto essere, se nelle build preliminari erano sorte molte critiche alla stabilità del sistema e all’incompatibilità con certi hardware (cosa che permane ad esempio con i driver per Intel Graphics HD, in questo caso vi consiglio di aggiornare solo quando Microsoft vi suggerirà di farlo), oggi possiamo dire invece che Windows 10 è il miglior sistema Microsoft da diversi anni. A parere personale migliore di Windows 7 e paragonabile a Windows XP per la svolta che imprime all’universo Microsoft.

L’unica nota veramente dolente sono i tempi biblici di download ed installazione, assurdo che nel 2015 servano fino a 4 ore per aggiornare un sistema (come nel mio caso). Anche se ne vale assolutamente la pena.

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