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Che documenti servono per richiedere la disoccupazione 2020

Da Redazione

Novembre 18, 2019

Che documenti servono per richiedere la disoccupazione 2020

Quando ci si ritrova senza lavoro è bene informarsi su come presentare la domanda per percepire il sussidio di disoccupazione. Andiamo a scoprire insieme che cos’è la disoccupazione, che documenti servono per richiedere la disoccupazione, quali sono i requisiti per accedervi, qual è l’importo e la durata delle prestazioni e analizziamo la sua compatibilità con il reddito di cittadinanza.

Indice:

Che cos’è la disoccupazione

L’indennità di disoccupazione, anche chiamata Naspi, viene erogata ai lavoratori che perdono il proprio posto di lavoro e che hanno dei determinati requisiti. Si tratta di un’indennità mensile istituita dall’articolo 1 del decreto legislativo del 4 marzo 2015 n.22 e va a sostituire tutte le precedenti prestazioni di disoccupazione. La Naspi viene conferita soltanto nei casi di disoccupazione involontaria e viene fornita soltanto su domanda del diretto interessato.

Nel corso della nostra guida analizzeremo attentamente quali sono i documenti necessari per richiedere la disoccupazione nel 2019 e quali sono i requisiti richiesti dalla legge per poterla ottenere.

Che documenti servono per richiedere la disoccupazione 2020?

Per richiedere la disoccupazione 2020 bisogna fare domanda all’INPS relativa alla Naspi 2020. Per presentare la domanda è necessario compilare il modulo Inps che è possibile inviare in tre diverse modalità: attraverso il sito o l’app INPS (www.inps.it) direttamente da parte del cittadino (importante possedere il PIN dispositivo Inps), attraverso i patronati che offrono assistenza gratuita, tramite il Contact Center Milticanale INPS INAIL chiamando il numero 803164 da fisso o 06164164 da mobile.

Vediamo nel dettaglio quali sono i documenti necessari da allegare alla domanda per richiedere la disoccupazione. Prima di tutto sarà necessario allegare un documento d’identità in corso di identità, il codice fiscale, l’autocertificazione della residenza.

Bisognerà poi compilare e far timbrare dalla propria banca il modulo SR163 per poter ricevere l’accredito del bonifico, la copia del cedolino o della busta paga con l’indicazione dell’IBAN, il nome e il luogo dell’ultimo datore di lavoro, la data di inizio e di fine dell’ultimo contratto di lavoro, un proprio recapito telefonico e un indirizzo e-mail valido.

Chi ha diritto alla Naspi? Quali sono i requisiti?

Le istruzioni riportate sul sito Inps sono molto chiare, hanno diritto a presentare domanda per percepire l’indennità di disoccupazione Naspi 2020 tutti i lavoratori che sono titolari di un rapporto di lavoro subordinato che hanno involontariamente perso il lavoro. Possono inoltre presentare domanda: gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le stesse cooperative, il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni a tempo determinato.

Chi ha diritto alla Naspi

Anche i lavoratori che hanno presentato le dimissioni per giusta causa e coloro che hanno risolto consensualmente il proprio rapporto di lavoro nell’ambito dell’aricolo 7 della legge del 15 luglio 1966 n 604 hanno diritto a presentare domanda per percepire la Naspi 2020.

Per poter presentare la domanda di disoccupazione è inoltre necessario rispettare degli altri requisiti. Andiamo a vedere insieme quali sono. Prima di tutto è necessario avere uno stato disoccupazione involontario ai sensi dell’articolo 1, comma 2, lettere c) del decreto legislativo del 21 aprile 2000 n-181 e le sue successive modificazioni. Bisogna inoltre avere il requisito contributivo, cioè il lavoratore deve poter far valere nei quattro anni precedenti la domanda, almeno tredici settimane di contribuzione. Per finire l’ultimo requisito da rispettare è quello lavorativo, ossia il lavoratore deve far valere trenta giornate di lavoro effettivo, qualsiasi sia il minimale contributivo, nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda di disoccupazione.

Il sito dell’Inps è inoltre molto chiaro sui soggetti che sono invece esclusi e che non possono quindi presentare domanda di disoccupazione, restando fuori dalla Naspi 2020. Essi sono: i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni, gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato, i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale.

La domanda deve essere presentata entro il termine di decadenza di sessantotto giorni che decorrono dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro o del periodo di maternità indennizzato quando insorto nel corso di un rapporto di lavoro cessato successivamente;  dalla data di cessazione del periodo di malattia indennizzato o di infortunio professionale quando siano insorti nel corso del rapporto di lavoro cessato in seguito; dalla data di definizione della vertenza sindacale; dalla data di notifica della sentenza giudiziaria; dalla data di fine del periodo che corrisponde all’indennità di mancato preavviso; dal trentesimo giorno successivo alla data di cessazione per licenziamento per giusta causa.

Importo e durata disoccupazione

Per poter conoscere l’importo della Naspi 2019 è necessario compiere un calcolo, dividendo il totale delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni per il numero di settimane di contribuzione. Sarà così ottenuto un quoziente che deve essere moltiplicato per 4,33.

Come richiedere la disoccupazione

Se la retribuzione mensile risultante da questa operazione è pari o inferiore a 1221,44 euro mensili, l’importo della Naspi sarà del 75% della stessa retribuzione. Nel caso in cui l’importo della retribuzione risulti superiore a 1221,44 euro mensili allora al 75% sarà aggiunto un importo pari al 25% del differenziale tra retribuzione mensile e importo precedentemente indicato.

L’importo massimo della Naspi è di 1328,76 euro al mese, a seguito della rivalutazione annuale che viene fatta al variare dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati. Il massimale è quindi soggetto a rivalutazione su quota annuale. Bisogna anche sapere che l’importo della disoccupazione verrà ridotto progressivamente a partire dal primo giorno del quarto mese di fruizione dell’indennità, del 3% al mese.

Disoccupazione e reddito di cittadinanza

Sono in molti a chiedere la compatibilità della Naspi con il reddito di cittadinanza. Bisogna tuttavia indicare che Naspi e reddito di cittadinanza sono incompatibili, nel rispetto dei requisiti richiesti per poter fare domanda per il reddito di cittadinanza è infatti escluso chi percepisce un’indennità di disoccupazione.

Anticipo Naspi 2020

Come ogni anno, anche nel 2020 i disoccupati potranno presentare la domanda di anticipo della Naspi se intendono avviare un’attività di lavoro autonomo che comporti l’apertura di una partita Iva. In questo caso l’importo spettante dell’indennità sarà erogato tutto in una volta in un’unica soluzione. Per presentare la richiesta sarà necessario compilare il modulo di domanda presente sul sito dell’Inps e inviarlo in modalità telematica tramite il servizio dedicato.

Quanto dura la disoccupazione

Dopo aver capito che documenti servono per richiedere la disoccupazione andiamo a vedere quanto dura. La durata di questa indennità dipende dalla storia contributiva del lavoratore ma in ogni caso non può mai superare i due anni.

Specificamente la durata massima è uguale alla metà delle settimane coperte da retribuzione nei quattro anni che precedono la perdita del lavoro. Ovviamente, come ogni altro contributo conferito a seguito di disoccupazione, anche la Naspi termina nel caso in cui il lavoratore cominci un nuovo lavoro e non compare più quindi nelle liste di disoccupazione oppure se diventa titolare di pensione.

Eccoci quindi alla fine della nostra guida relativa alla disoccupazione 2020 in cui abbiamo indicato tutti i dettagli per poter presentare la domanda in modo corretto e completo, non vi resta quindi che mettere in atto i nostri suggerimenti ed aspettare di percepire l’indennità.

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