Cosa si rischia ascoltando musica ad alto volume
Da Redazione
Gennaio 13, 2020
Capita a tutti di ascoltare musica a tutto volume in alcuni momenti della propria vita, questo gesto infatti è spesso liberatorio e aiuta a migliorare l’umore in alcuni momenti particolari. La musica inoltre aumenta la creatività e aiuta a passare il tempo, ad esempio durante gli spostamenti sui mezzi pubblici.
Ma cosa si rischia ascoltando musica ad alto volume? Andiamo a vedere se ci sono rischi per l’apparato uditivo derivanti da questa pratica molto diffusa tra i giovani.
Cosa si rischia ascoltando musica ad alto volume
Lo diciamo sin da subito: ascoltare musica ad alto volume è rischioso per la salute delle vostre orecchie. Sono infatti alcuni anni ormai che l’Unione Europea ha lanciato l’allarme circa il rischio sordità per oltre 10 milioni di persone a causa dell’uso scorretto di auricolari e cuffie.
In parole povere il 10% degli utilizzatori di questi strumenti nella vita quotidiana, rischia di diventare sordo a causa dell’alto volume della musica che ascolta. Il numero dei giovani che riportano dei problemi uditivi è infatti in costante aumento, riportando problemi simili a chi lavora in ambienti di lavoro a rischio rumore. Quello che porta ad una perdita uditiva non è tanto la fonte del suono, quanto la sua intensità.
L’intensità di un suono viene misurata in decibel (dB) e capire quanti decibel vengono pompati nelle proprie orecchie dalle cuffie è estremamente importante per salvaguardare la salute del proprio apparato uditivo. Alcuni dei dispositivi per l’ascolto di musica infatti consentono di erogare musica fino a 120 dB, un’intensità assimilabile a quella di un jet in fase di decollo o di una motosega in funzione.
Quando si ascolta musica troppo alta si avvertono sin dall’immediato dei fastidi, come ad esempio ronzii o fischi nelle orecchie, che col passare delle ore tendono a scomparire. Tuttavia è possibile riportare anche dei danni permanenti che corrispondono ad una diminuzione dell’udito, in particolare in corrispondenza delle frequenze più acute o la comparsa di un fischio permanente nell’orecchio che può causare notevole disagio.
Limiti di legge per i costruttori
Per evitare che il problema si diffonda con effetti devastanti per la salute uditiva dei cittadini, l’Unione Europea ha dato vita ad alcune campagne di prevenzione per mostrare alla gente il modo corretto di ascoltare la musica ma ha anche deciso di legiferare a riguardo.
È stato fissato infatti un limite di legge per i costruttori di apparecchi acustici, come i lettori mp3. Questi dispositivi infatti muniti di uno strumento che limita il livello del volume massimo erogabile, tenendolo all’interno dei limiti di legge. Ovviamente questo non ha risolto del tutto il problema, esistono infatti programmi che consentono di sbloccare il volume, aggirando lo strumento di limitazione.
A che volume ascoltare la musica
La strada migliore da seguire è sempre quella dell’autotutela, utilizzando alcuni accorgimenti che possono ridurre notevolmente il rischio di danni per le nostre orecchie. Prima di tutto bisogna sempre ricordarsi della famosa “Regola del 60”, ossia tenere la musica non oltre i 60 db per 60 minuti al giorno. Questo per avere una condizione ottimale, tuttavia è consigliabile non superare mai i 90 db che sono appunto il limite stabilito per legge nei laboratori esposti al rischio rumore.
Il vero problema è rappresentato da discoteche e concerti, le prime infatti arrivano spesso ai 100 dB, i concerti addirittura a 115 dB che rappresenta appunto il limite da non superare per un periodo più lungo di 28 secondi, per non riportare danni al sistema uditivo. Ovviamente è impossibile limitarsi ad ascoltare un concerto per soli 28 secondi dopo aver pagato il biglietto, tuttavia è consigliabile posizionarsi il più lontano possibile dalle casse per evitare la formazione di acufeni, un fastidioso fischio all’orecchio che può scomparire in qualche ora o addirittura durare per sempre.
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