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Cos’è il diritto all’oblio e come funziona

Da Redazione

Settembre 04, 2019

Cos’è il diritto all’oblio e come funziona

Il diritto all’oblio è ormai al centro dell’interesse tanto che esiste una legge specifica volta a regolamentarlo. Andiamo a scoprire insieme cos’è il diritto all’oblio e come funziona.

Che cos’è il diritto all’oblio?

Il diritto all’oblio è oggi certamente uno dei maggiori terreni di scontro su cui si combatte in nome della tutela della privacy. La protezione dei dati personali è estremamente importante, al giorno d’oggi infatti se una persona provasse a digitare il proprio nome sui principali motori di ricerca si ritroverebbe probabilmente stupita dal numero di risultati rispondenti alla sua identità.

I motori di ricerca infatti sono capaci di raggruppare tutti post pubblicati sui vari social, tutte le foto pubbliche, tutti i commenti sui blog e sui siti internet, pubblicati a vostro nome. Spesso i contenuti pubblicati tornano a tormentarci a distanza di qualche anno. Con il tempo infatti capita di cambiare idea, anche radicalmente, di trovare inadeguati dei contenuti che invece anni prima, in un’altra fase della propria vita, si consideravano giusti.

Cos'è il diritto all'oblio

Ecco quindi la necessità di trovare il modo per rimuovere i contenuti pubblicati in passato e che potrebbero potenzialmente minacciare la nostra reputazione. Qui entra in ballo il diritto all’oblio: “Diritto di un individuo a essere dimenticato e, in particolare, a non essere più menzionato in relazione a fatti che lo hanno riguardato in passato e che erano stati oggetto di cronaca”.

Grazie al diritto all’oblio è quindi a disposizione del cittadino il diritto ad essere dimenticato, salvo i casi in cui i fatti precedenti non siano tornati di attualità e cioè che siano nuovamente rilevanti ai fini del diritto di cronaca. Ecco perché il tema del diritto all’oblio è sempre molto acceso, non è infatti semplice stabilire dopo quanto tempo e che cosa sia rilevante per l’interesse pubblico, soprattutto per quanto riguarda le notizie di reato.

Perché è importante?

Secondo la legge il diritto a sparire da internet dovrebbe quindi essere garantito ma come i più esperti sapranno non è assolutamente semplice eliminare ogni traccia della propria esistenza sul web. Il passo fondamentale da compiere è quindi quello di informare gli utenti in modo che possano prendere consapevolezza dell’uso corretto di internet e del fatto che ogni traccia di quello che facciamo rimane in rete.

Perché è importante il diritto all'oblio

Sia che si utilizzi un computer sia che ci si colleghi tramite smartphone si viene infatti tracciati perché produciamo dati che vengono poi immagazzinati in rete ed usati successivamente. La prima cosa da fare per garantirsi il diritto all’oblio è quindi agire preventivamente, evitando di regalare informazioni a tutti i portali web che le richiedono.

Il problema principale rispetto al diritto all’oblio è certamente che non esiste una legge che lo regolamenti in modo specifico. Tutto è partito alla sentenza della Corte di Giustizia Europea del 13 maggio 2014. Successivamente il 3 dicembre 2014 il Tribunale di Roma ha precisato, con la sentenza 23771/2015 che il diritto all’oblio è un’espressione peculiare del diritto alla riservatezza.

Di riservatezza si è parlato molto negli ultimi tempi con l’introduzione del GDPR (General Data Protection Regulation) su cui consigliamo di informarvi leggendo la nostra apposita guida.

In seguito a queste sentenze ogni cittadino ha la libertà di richiedere al singolo motore di ricerca la rimozione dei contenuti alle pagine web che lo rappresentano in maniera non più attuale finendo per ledere la propria riservatezza nonché la propria reputazione.

Come funziona il diritto all’oblio

Per ottenere il rispetto del diritto all’oblio sarà quindi possibile per ogni individuo rivolgersi direttamente al motore di ricerca o, in caso questi non risponda in maniera tempestiva, rivolgersi alle autorità competenti per vedere assicurata l’osservanza del proprio diritto.

Negli anni i principali motori di ricerca si sono attivati per rispondere in maniera corretta alla legge e hanno sviluppato metodi per segnalare eventuali contenuti di cui si richieda la rimozione dal web.

Google, il principale motore di ricerca a livello mondiale, ha messo a disposizione dei propri utenti questo modulo attraverso il quale chiedere la rimozione dei link non più rilevanti che li riguardano.

Ecco quindi spiegato che cos’è il diritto all’oblio e svelati tutti i metodi per richiedere che questo diritto venga rispettato dai principali motori di ricerca e dai vari portali web.

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