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Gauntlet, il ritorno di un poliedrico fantasy old school
Da Redazione
Settembre 17, 2014
Correva l’anno 1985 in cui i primi cabinati dedicati ai videogames iniziavano ad ospitare Gauntlet, titolo di matrice fantasy con l’immancabile pregio di aver diffuso il genere dungeon crawler in tutto il mondo, oltre a renderlo elemento di base di numerosi classici del videogioco.
Realizzato da Atari e volto a mostrare il mondo delle opere libresche in cui elfi, draghi, goblin ed orchi rappresentavano l’unico nemico da combattere, Gauntlet ritorna in una rivisitazione inedita creata dai Arrowhead Game Studios, che ci consentirà di rientrare in una temibile cripta suddivisa in sezioni, con la ferma intenzione di sopravvivere ad ogni tipo di assalto che le fantomatiche creature ci sferreranno.
Le possibilità di manipolazione del nemico sono state evidentemente migliorate rispetto al titolo originario, tra passaggi che ricordano il mero hack ‘n slash e la frenesia del dual stick shooter, senza tralasciare che l’introduzione di attacchi basati sulla pirotecnia consente combinazioni d’attacco inedite e non così banali come si potrebbe immaginare.
Le classi di lottatori in cui è suddiviso Gauntlet, ovvero Mago, Guerriero e Valchiria, consentono una gestione della tattica a livello tipico dei co-op, in cui è necessaria l’unione tra le tre tipologie d’attacco per finalizzare un’azione efficace. Non mancano, insieme alle sessioni più propriamente action, anche i ritagli dedicati ai piccoli puzzle ambientali, quasi mai purtroppo complessi e risolvibili dopo un paio di tentativi.
La rivisitazione del titolo in questione, comunque, complessivamente convince e rievoca la medesima sensazione dei coin-op dei tardi anni ’80. Un titolo da non sottovalutare per gli amanti del fantasy e delle avventure retrò.
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