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Https e posizionamento sui motori di ricerca: un connubio vincente

Da Redazione

Ottobre 11, 2017

Https e posizionamento sui motori di ricerca: un connubio vincente

Oggi il web design e la user experience sono elementi imprescindibili per un progetto web di successo; avere un sito ben posizionato che non converte è come avere un ottimo pilota che tuttavia non può guidare una vettura prestante, difficile portare a termine una gara.

Sempre più pertanto nel web marketing si comprende l’importanza di farsi affiancare da 2 figure chiave che operino in modo sinergico, web designer e SEO.

Il posizionamento SEO nei motori di ricerca è oggi uno degli elementi più importanti sul web. Le regole della SEO tuttavia sono moltissime e rigide. Proprio per questo motivo scegliere la giusta strategia per riuscire ad ottenere un buon posizionamento non è di certo un gioco da ragazzi. Per farlo bisogna conoscere le principali regole, esaminare i propri concorrenti e conoscere l’argomento specifico. È Google a dettare le regole del gioco alle SEO Agency Milano e di tutto il mondo e ad orchestrare il sali-scendi delle pagine internet sulla SERP.

La SEO è un rebus complicato a cui di recente è stata aggiunta un’altra regola con un ruolo fondamentale: il fattore HTTPS o SSL che dir si voglia. L’HTTPS è un protocollo che permette ai browser (e alle applicazioni) di connettersi in tutta sicurezza ai siti web. Questo tipo di misura adottata dal re dei motori di ricerca permette di garantire una navigazione sicura, impedendo l’intercettazione dei dati in entrata e in uscita. L’HTTPS è uno standard tecnologico importantissimo per proteggere gli utenti da attacchi del tipo man in the middle, da controlli, da ingerenze etc.

HTTPS da quando è d’obbligo

https posizionamento

Google ha deciso quindi che questo fattore è importante per ottenere un buon posizionamento SEO nei motori di ricerca. Se fino ad oggi questo elemento era destinato a portali di e-commerce, banche e simili, per cui la sicurezza dei dati sensibili è fondamentale, a partire da gennaio 2017 è meglio averlo anche su altre tipologie di siti.

Questo chiama nuovamente in causa il ruolo strategico del web designer, una figura chiave come anticipato, che oltre ad occuparsi del progetto creativo (user experience), deve avere competenze tecniche sempre più specialistiche fino ad eguagliare in alcuni casi quelli di un web developer.

Se è vero che il motore di ricerca valuta positivamente i siti che usano il protocollo HTTPS per incrementare la sicurezza dei siti a cui Google da accesso lo è altrettanto che serve un professionista in grado di portare a termine la migrazione in https senza che si ripercuota negativamente sul posizionamento e che guardando la barra degli indirizzi ci siano warning strani che mettano in preallarme il visitatore.

Per questo motivo sarebbe opportuno passare a questa formula se si ha un sito web in semplice HTTP. Se oggi ancora nessun sito è stato declassato per l’assenza di questo protocollo che conta oggi all’1%, un cambiamento potrebbe avvenire fra poco. In un futuro molto prossimo infatti, come anticipato da Google stesso, questo fattore di ranking sarà rilevante e determinante.

Come muoversi se si ha un sito HTTP

https

La mossa migliore per migrare da HTTP a HTTPS è quella di rivolgersi ad una web agency che si occupi di tutto, abbia cioè al suo interno tutte le competenze per seguirvi sia lato tecnico che SEO, perché i fattori da tenere presenti sono diversi e non proprio semplici da gestire. Anche se infatti Google ha proposto una Guida Ufficiale per configurare il sito in HTTPS, la procedura non è automatica.

E’ necessario infatti un lavoro minuzioso e preciso: un errore può costare una penalizzazione da parte di Google e recuperare successivamente non è per nulla semplice. Una volta configurato il protocollo, inoltre, è sempre bene avere un’agenzia di riferimento per l’assistenza e l’aggiornamento; tra le agenzie in grado di supportarvi completamente nella migrazione è presente a Milano Smart Web SEO.

Un altro motivo per cui è bene essere assistiti da personale competente, è che la crittografia SSL HTTPS rallenta molto la navigazione nel sito e, si sa, Google tiene molto in considerazione la velocità per il posizionamento nella SERP. Risolvere questo controsenso non è semplice, ma possibile. A momento il motore di ricerca più famoso al mondo sta lasciando tempo ai webmaster per effettuare il cambiamento, ma questo tempo scadrà prima o poi, quindi è bene effettuare il passaggio ad HTTPS.

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