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Manutenzione o sostituzione caldaia, cosa sapere

Da Redazione

Novembre 25, 2020

Manutenzione o sostituzione caldaia, cosa sapere

La caldaia è il cuore dell’impianto di riscaldamento delle nostre case. Alla luce di ciò, è fondamentale prendersene cura. La legge, come vedremo, è molto chiara in merito. Nelle prossime righe, puoi trovare alcune specifiche importanti in merito.

Come funziona la manutenzione della caldaia

La manutenzione della caldaia, che deve essere effettuata direttamente dalla ditta che ha installato l’impianto o da tecnici specializzati, si articola in diverse fasi. Ecco quali:

  • Pulizia del bruciatore
  • Pulizia dello scambiatore
  • Controllo della tenuta ottimale dei filtri
  • Controllo del tiraggio dei fumi

Il tecnico, che come ricordato deve essere esperto, effettua quindi un controllo visivo della situazione e, successivamente, passa all’aspetto pratico. La manutenzione della caldaia, che è obbligatoria per legge, prevede, una volta completata la procedura, il rilascio di un report da parte del professionista.

Il tecnico, inoltre, è tenuto a compilare il libretto dell’impianto, che l’utente – il quale può andare incontro a sanzioni pecuniarie se a seguito di controlli a campione non risulta fatta la manutenzione della caldaia – ha l’obbligo di conservare.

A questo punto, viene da chiedersi quanto costi la manutenzione della caldaia. La somma da considerare è pari a circa 80 euro. Attenzione, però: parliamo di una cifra che non include il controllo dei fumi.

Ogni quanto va effettuata la manutenzione della caldaia?

Come appena detto, il controllo della caldaia è obbligatorio. Ogni quanto andrebbe fatto? I parametri in questione dipendono dalla tipologia di impianto. Giusto per fare un esempio facciamo presente che, in caso di caldaia non alimentata a gas, la normativa vigente prevede la necessità di effettuare la verifica ogni anno.

In caso di caldaia a gas – non importa se ad alimentarla sia il metano il GPL – la cadenza per il controllo è di 2 anni. In caso di caldaia con camera stagna di tipo C, invece, la legge prevede una cadenza dei controlli ogni 4 anni.

Sostituzione della caldaia: tutte le informazioni

Nel momento in cui la caldaia non funziona più o per quanto riguarda le emissioni non è a norma di legge, è opportuno cambiarla. Cosa bisogna sapere in merito alla sostituzione caldaia?

Che il legislatore ha stabilito dei bonus per chi effettua questi interventi nel proprio domicilio. Sulla base della Legge di Bilancio 2020, chi installa una caldaia ha la possibilità di usufruire di una detrazione del 65% in caso di installazione di un impianto a condensazione di classe A. Ai fini del godimento della percentuale di detrazione fiscale sopra ricordata, è necessario installare, contestualmente alla caldaia, anche dei sistemi di termoregolazione avanzata.

In caso di installazione della sola caldaia a condensazione di classe A, l’utente ha la possibilità di usufruire di una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta (il beneficio è dilazionabile nell’arco di 10 anni). Non è possibile godere di alcuna detrazione in caso di installazione di una caldaia a condensazione di classe B.

Un altro aspetto da considerare quando si parla dei requisiti per usufruire della detrazione delle spese dell’installazione della caldaia riguarda le modalità di pagamento.

L’utente che ha sostituito la caldaia deve pagare tramite bonifico bancario o postale. Possibile è anche il pagamento tramite la carta di credito o di debito. Ai fini del godimento della detrazione, non è possibile ricorrere né al pagamento tramite assegno, né al pagamento in contanti.

Concludiamo che nella causale del bonifico è necessario indicare il riferimento alla normativa fiscale, il codice fiscale del contribuente che usufruirà del beneficio fiscale, il codice fiscale o il numero di Partita IVA del beneficiario del pagamento. Nel caso del bonifico online, è opportuno scegliere dal sito della propria banca il bonifico specifico per le agevolazioni fiscali.

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