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Tre luoghi da non perdere assolutamente a Cagliari

Da Redazione

Marzo 13, 2022

Tre luoghi da non perdere assolutamente a Cagliari

Una città che in tanti hanno sempre descritto, nel corso dei secoli, in maniera decisamente entusiasta e che tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero vedere. Stiamo facendo riferimento a una delle perle del nostro Paese, ovvero Cagliari.

Una città che ha un forte legame la storia, dal momento che la fondazione del capoluogo sardo è avvenuto ad opera dei Fenici, mentre la colonizzazione venne attuata dai Cartaginesi. Successivamente, Cagliari fu occupata da parte degli antichi Romani, mentre secoli più tardi fu oggetto delle dispute tra Pisani e Spagnoli. Per tanti anni finì in mano al Regno Piemontese, fino ad arrivare alla meravigliosa città attuale.

Proviamo a scoprire i tre luoghi che proprio non si possono perdere del capoluogo sardo. Un aspetto, prima di tutto, è bene mettere in evidenza: per visitare come si deve questa città è fondamentale dotarsi di un mezzo adeguato: ecco spiegato il motivo per cui si consiglia di sfruttare una delle tante occasioni proposte da Myscoot noleggia scooter a Cagliari.

Il Bastione di Saint Remy

Impossibile esplorare Cagliari non partendo da questo luogo, il primo che merita di essere visitato. Si tratta di un bastione che venne realizzato nel periodo che va dal 1896 fino al 1902: il nome, Saint Remy, è quello del primo viceré dell’impero piemontese che diede ordine di costruirlo. Venne realizzato tra gli antichi bastioni spagnoli che appartenevano alla Zecca e allo Sperone, con un solo obiettivo, ovvero quello di garantire un collegamento tra il castello e la città bassa. La Terrazza Umberto I offre una vista veramente meravigliosa su tutto il capoluogo sardo e rappresenta, come si può facilmente intuire, una delle passeggiate che i cagliaritani amano di più. Il panorama sia su Cagliari che sul Golfo degli Angeli è qualcosa di assolutamente impagabile.

Il Santuario sul colle di Bonaria

Si tratta di un edificio la cui realizzazione è avvenuta nel corso del XIV secolo. La decisione fu presa da Alfonso d’Aragona, dopo che ebbe ottenuto delle strategiche vittorie sui Pisani. Come segno di ringraziamento per quelle complicate affermazioni in battaglia, ecco che scelse di realizzare una chiesa dedicata espressamente alla SS. Trinità e alla Vergine, che poi venne donata ai religiosi Mercedari, che vivevano nel convento che si trovava proprio in prossimità di tale zona. In men che non si dica, quella chiesa di ridotte dimensioni realizzata con un chiaro stile gotico-catalano, è diventata un punto di riferimento per tutti i fedeli dell’isola. Il Santuario di Bonaria ospita la Madonna con il Bambino, ritrovata, stante la leggenda, in una misteriosa cassa che venne persa da un veliero spagnolo nel corso di una tempesta in mare, che solamente i frati Mercedari riuscirono ad aprire e a sollevare.

Un altro punto storico: la Cattedrale di Santa Maria

Ecco un altro luogo che non si può non ammirare quando si visita Cagliari. Si tratta della cattedrale di Santa Maria, che venne realizzata nel corso del 1200 seguendo uno stile chiaramente gotico-pisano. Questo edificio religioso venne ben presto intitolato alla Vergine Assunta e a Santa Cecilia martire. Cinquantotto anni dopo venne inserita nell’elenco delle cattedrali.

Tra gli ultimi anni del XIII e l’inizio del successivo secolo, ecco che questa meravigliosa cattedrale venne ristrutturata, seguendo però lo stile tipicamente barocco genovese, grazie alla sapiente guida di Domenico Spotorno. Nel corso delle prime decadi del Novecento, invece, la facciata è stata oggetto di diversi rifacimenti seguendo uno stile tipicamente romanico-lucchese, usando la pietra calcarea che viene estratta dal colle di Bonaria, riuscendo a recuperare anche la cappella pisana e la cappella aragonese del Santissimo Sacramento, intitolata alla Sacra Spina. Da non perdere anche i vari tesori ospitati dal duomo, tra cui i pulpiti che risalgono al XII secolo. 

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