Chi ha inventato l’acqua frizzante?

L’acqua frizzante è oggi diffusa in tutto il mondo ma non è sempre stato così, soltanto negli ultimi decenni infatti questo fenomeno naturale piuttosto raro è stato riprodotto a livello industriale. Ma chi ha inventato l’acqua frizzante? Andiamo a scoprire insieme tutto quello che c’è da sapere sulla famosa acqua con le bollicine.

Chi ha inventato l’acqua frizzante?

Parlare di invenzione dell’acqua frizzante è piuttosto complicato, infatti in natura sono sempre esistite delle particolari sorgenti nelle quali l’acqua, miscelandosi con l’anidride carbonica, da vita ad un effetto effervescente.

Il processo industriale che ha consentito all’acqua frizzante di diffondersi in tutto il mondo è però risalente alla fine del 1700. L’uomo ha sempre gradito l’effetto delle bollicine sul palato, vino e birra infatti spesso hanno una leggera effervescenza che negli anni ha modificato i gusti delle persone.

Per questo motivo alla fine del 1700 sempre più imprenditori e scienziati hanno lavorato sull’acqua per darle artificialmente l’effetto frizzante. Il primo ad avere successo nello sviluppo di questo processo fu Joseph Priestley nel 1767, grazie ad un caso del tutto fortuito.

Secondo la leggenda infatti Priestley dimenticò dell’acqua fresca su un recipiente che conteneva birra in fermentazione. In questo modo i gas prodotti dalla birra finirono inesorabilmente per sciogliersi nell’acqua dando vita ad una bevanda frizzante.

Priestly degustò l’acqua frizzante così ottenuta e la trovò molto gradevole al palato, così decise di lavorare per riprodurre questa bevanda e sviluppò un metodo che prevedeva l’utilizzo di acido solforico e gesso al posto della birra.

Successivamente lo scienziato tedesco J.J. Schweppe fu il primo a brevettare un processo in grado di produrre acqua frizzante in bottiglia, migliorando l’invenione di Priestly. Nel 1783 infatti, nella sua fabbrica di Ginevra, Schweppe cominciò la produzione di acqua frizzante in bottiglia, un prodotto innovativo che sarebbe diventato negli anni protagonista delle nostre tavole.

Al giorno d’oggi, la maggior parte delle acque gasate sul mercato è costituita da acqua minerale a cui è stata aggiunta anidride carbonica mediante carbonatazione. L’anidride carbonica è infatti molto solubile in acqua fredda e il gas in soluzione conferisce all’acqua il sapore caratteristico dell’effervescenza.

Acqua frizzante: tutto quello che c’è da sapere

L’acqua frizzante è un tipo di acqua minerale che per composizione è molto più ricca di anidride carbonica. Questo tipo di acqua può essere presente in natura (acqua effervescente naturale) oppure può essere prodotta artificialmente, aggiungendo volutamente l’anidride carbonica.

Sono in molti a preferire l’acqua frizzante all’acqua naturale, ritenendola addirittura più dissetante. Per chi avverte questa differenza è bene però sapere che si tratta soltanto di un’impressione generata proprio dalle bollicine tipiche dell’acqua frizzante che stimolano i ricettori del gusto del palato. Tuttavia la capacità di idratazione dell’acqua frizzante è pari a quella dell’acqua naturale.

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Per alcune persone addirittura l’uso di acqua frizzante ha sostituito definitivamente l’uso di acqua naturale. Gli esperti però sconsigliano di abusarne.

L’acqua frizzante ha infatti degli effetti indesiderati, soprattutto per i denti, poiché l’anidride carbonica contenuta attacca lo smalto dei denti provocando a lungo andare alcuni fastidi. L’acqua frizzante infatti è sconsigliata anche per chi soffre di problemi gastrici poiché le bollicine caratteristiche di questo tipo di bevanda possono determinare una dilatazione delle pareti gastriche causando gonfiore addominale, meteorismo e aerofagia.

Secondo gli esperti insomma non bisogna sostituire in maniera radicale l’acqua naturale con quella frizzante. Consumare acqua frizzante non da vita a problemi gravi ma è sempre il caso di utilizzare acqua naturale nella vita di tutti i giorni, degustando anche più volte al giorno un bicchiere di acqua frizzante, in base ai nostri gusti.