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Come funziona un antifurto smart

Da Redazione

Ottobre 20, 2020

Come funziona un antifurto smart

Gli antifurti smart sono l’ultima generazione di antifurti per abitazioni. Si tratta di sistemi di videosorveglianza che utilizzano la rete internet per stabilire il collegamento tra le varie parti che compongono la soluzione anti-intrusione e per comunicare con lo smartphone del proprietario in caso di intrusione.

Come funziona un antifurto smart?

Un efficace antifurto smart è composto da un numero variabile di parti: centrale d’allarme, una sirena, vari sensori di movimento e di apertura.

I sensori di movimento e quelli di apertura comunicano attraverso la rete wireless con la centrale d’allarme che, se riceve dati anomali, fa scattare immediatamente la sirena e invia un messaggio allo smartphone del proprietario e alle forze dell’ordine.

Nel caso in cui i malintenzionati dovessero tagliare la corrente elettrica per isolare l’immobile impedendo anche le comunicazioni con l’esterno, la centrale assicura una nuova linea dati alimentata a batteria e quindi darà l’allarme anche nel caso in cui porte e finestre fossero violate.

Antifurto smart

Perché scegliere un antifurto smart

I vantaggi di un antifurto smart e wireless sono molteplici e costituiscono un grosso passo avanti rispetto all’efficacia degli antifurti tradizionali.

I vari dispositivi che lo compongono vanno semplicemente installati nei vari “punti sensibili” della casa, attivati e collegati alla rete wifi che copre l’area della proprietà che si vuole proteggere.

Questo implica che, qualora si decidesse di utilizzare lo stesso allarme in un’altra area della casa o in una nuova abitazione, basterà semplicemente smontare tutte le componenti e posizionarle nell’area desiderata: l’antifurto tornerà a funzionare immediatamente, quasi sempre senza il bisogno di complicate riconfigurazioni di carattere tecnico e informatico.

Infine, tramite app (spesso multipiattaforma) sarà possibile avere sotto controllo l’intera casa collegandosi con le varie telecamere e attivare o disattivare l’antifurto a distanza.

Sicurezza a portata di smartphone

Dalla lettura dei dati raccolti dall’Istat tra il 2004 e il 2012 i furti ai danni della proprietà sono andati aumentando in maniera esponenziale, con una particolare incidenza nel Nord Italia.

Raffaella Bartolini di www.Utileincasa.it ritiene che la diffusione sempre più capillare di antifurti smart sia stata significativa nella gestione e nella diminuzione di questo tipo di reati negli anni successivi:

“I furti nelle abitazioni sono diminuiti, ma nel 2018 sono stati messi a segno ben 191.374 furti ai danni di abitazioni private. Oggi il 67% degli italiani ha scelto di installare antifurti smart. Di questi ben il 42% ha scelto un antifurto in grado di comunicare con il suo smartphone e una centrale operativa delle forze dell’ordine, mentre il 28% ha scelto un antifurto che comunica solo con la app, segno che gli italiani si fidano moltissimo di questa nuova tecnologia”.

La gestione della sicurezza della casa e gli smartphone sono ormai legati a filo doppio. Chi non può o non vuole acquistare un intero sistema di sorveglianza per l’abitazione può infatti “ripiegare” egregiamente su app che trasformano uno smartphone in una telecamera di videosorveglianza in grado di comunicare con il telefono del proprietario dell’abitazione nel momento in cui viene rilevato un movimento sospetto. Il piccolo svantaggio è l’approntare un circuito di alimentazione energetica ad hoc, per far sì che siano sufficientemente nascosti i caricabatterie e allo stesso tempo evitare surriscaldamenti.

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