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Come scegliere l’inverter, alcuni utili suggerimenti

Da Redazione

Marzo 09, 2023

Come scegliere l’inverter, alcuni utili suggerimenti

Quando si parla di inverter, si fa riferimento a un dispositivo che offre la possibilità di effettuare la conversione di un flusso di corrente continua con un flusso di corrente alternata. Sono sostanzialmente due le tipologie di inverter maggiormente diffuse, ovvero quelle a onda sinusoidale pura e quelle a onda sinusoidale modificata. In commercio ci sono numerosi modelli e una delle piattaforme migliori dove acquistare la proposta più adeguata alle proprie necessità è senz’altro Bonfiglioli.com.

Gli inverter a onda modificata

In questo caso, si fa riferimento a un modello di inverter decisamente meno costoso. Gli inverter a onda modificata si caratterizzano per rappresentare una soluzione perfetta per garantire l’alimentazione di dispositivi elettronici come il computer, piuttosto che notebook, televisori, ma anche le radio, senza dimenticare i caricabatterie per smartphone e così via.

Da mettere in evidenza un altro aspetto importante. Ovvero, gli inverter a onda modificata non rappresentano una soluzione consona per degli elettrodomestici come ad esempio il frigo, ma anche la lavatrice, piuttosto che il microonde. In queste situazioni, ecco che la problematica che può insorgere può essere di vario tipo. Si va dal classico ronzio fino ad un vero e proprio malfunzionamento.

Gli inverter a onda pura

Si tratta di un modello di inverter che si caratterizza per avere un prezzo decisamente più alto rispetto a quelli di cui abbiamo appena parlato. D’altro canto, però, va messo in evidenza come abbiano la capacità di effettuare la simulazione, con un grande livello di precisione, dell’onda pura che caratterizza la tradizionale tensione di rete. Di conseguenza, sono facilmente adattabili a garantire l’alimentazione di ogni tipo di device elettrico, sempre rispettando il tetto di potenza che caratterizza lo stesso inverter.

La potenza ideale per la scelta dell’inverter

Una delle principali caratteristiche da tenere in considerazione nel momento in cui si deve comprare un inverter è senz’altro quello legato alla potenza di tale dispositivo. Come si può effettuare il calcolo della potenza ideale? Si tratta di effettuare la somma delle potenze che caratterizzano le utenze a 220V che si ha la necessità di alimentare in modo contemporaneo.

È necessario capire come non sono sufficienti pochi calcoli per individuare il livello di potenza corretto per l’inverter di cui si ha bisogno. L’inverter è un apparecchio che, come si può facilmente intuire, non presenta una capacità senza fine. Non solo, dal momento che presenta anche una determinata vulnerabilità nei confronti di picchi anomali di tensione, ma anche di corrente.

Un gran numero di elettrodomestici può contare sulla presenza di quella che viene chiamata “coppia di spunto”. Con questi termini si parla di quell’energia che serve, solo per un istante, nel momento in cui si verifica l’accensione. In altri casi, invece, si fa riferimento al picco più alto di potenza. Ebbene, tanti elettrodomestici presentano una coppia di spunto che è decisamente più elevata rispetto al consumo che viene indicato da parte del marchio produttore sull’etichetta.

L’inverter e il suo autoconsumo

Tra i vari fattori che, piuttosto di frequente, si tende a trattare in modo superficiale nel momento in cui si deve scegliere l’inverter più adatto alle proprie esigenze e preferenze, troviamo senz’altro l’autoconsumo del medesimo dispositivo. Proprio in virtù del fatto che si tratta di prodotti elettronici, è importante focalizzarsi sui consumi degli stessi, a maggior ragione se le potenze in ballo continuano a incrementare. Giusto per fare un esempio, un modello di inverter da 3000 watt con trasformatore può essere caratterizzato da un autoconsumo anche pari a 100 watt o maggiore. Nel caso in cui dovesse restare acceso l’intera giornata, ecco che si otterrà un consumo quotidiano pari a 100 watt da moltiplicare per le 24 ore. In questo modo, si ottengono 2400 wattora al giorno, che equivalgono a 2,4 kilowattora al giorno.

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