Life is Feudal: un nuovo MMO Sandbox medioevale

In un’epoca del videogaming in cui apparentemente intersezioni, crossover e rimanipolazioni di generi sono stati effettuati in maniera più che soddisfacente e creativa, intervengono titoli quali Life is Feudal a scuotere le fondamenta del sandbox in rivisitazione storica.

I developer indie, grazie al crowdfunding ed al quasi onnipresente Kickstarter, propongono grazie a questo titolo un mondo aperto e dedicato al videogaming ambientato in atmosfere prettamente medioevali.

Non si tratterà particolarmente dell’ennesima rivisitazione del conosciuto Minecraft, quanto piuttosto un sandbox in grado di mettere a dura prova ogni configurazione non al passo con Torque 3D, motore grafico che prometterà visibilità di personaggi, rifrazioni e tratti grafici distintivi unici.

Il gioco avverrà, come da tradizione, su server, in grado di ospitare circa 64 giocatori, dotati di mappe di circa 3 Km quadrati, in cui non mancheranno elementi fisici ricombinabili e sessioni di battaglia (queste ultime avverranno sfruttando elementi tipici della tradizione alchemica bellica).

Sono inclusi inoltre dettagli che renderanno particolarmente lieti i gamer amanti della complessità, come la prospezione dei terreni, e l’interazione tra i diversi elementi di sopravvivenza, tra cui le condizioni atmosferiche e gli alimenti.

L’influenza del realismo è pesante quanto soddisfacente in Life is Feudal, il tutto senza diventare una sorta di Harvest Moon. Nasce, inoltre, assieme a tutto questo, un sistema di “reputation” tra i personaggi ed incursioni giustizialiste, suggerendo nuove capacità per assedi e resistenze.

L’interfaccia di gioco di questo nuovo titolo promette così di essere ampiamente agevole e customizzabile, mentre attendiamo che esso si mostri in tutto il suo splendore di simulatore complesso, intrigante e macchinoso al punto giusto.