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Android, in arrivo sistema operativo per Internet of Things

Da Redazione

Ottobre 04, 2014

Android, in arrivo sistema operativo per Internet of Things

Da tempo immemorabile, nonostante si tratti di un’invenzione pressoché moderna, abbiamo confidenza con il concetto di Internet of Things, termine volto a designare qualsiasi interazione di edifici (principalmente case) con dispositivi domotici; oppure periferiche in grado di comunicare tra loro sfruttando RFID o Bluetooth.

Semplici “oggetti” diventano dunque veri e propri organismi reattivi, in grado di modificare i propri comportamenti a seconda delle esigenze dell’utente, scegliendo il meglio secondo determinati criteri.

Per manipolare e studiare i giganteschi flussi di dati generati da queste comunicazioni in tempo reale, ARM (tra i leader della manifattura di chip potenti e rapidi) ha optato per la creazione di un OS denominato mbedOS, in grado di comportarsi come piattaforma di calcolo ed esecuzione comune alla maggior parte dei dispositivi dell’immensa rete della Internet of Things.

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 Tale sistema operativo coinvolgerà per primo la famiglia di processori appartenenti a Cortex-M, reputato un modello in grado di sfruttare bassi consumi energetici ed al contempo fornire prestazioni soddisfacenti.

MbedOS sarà parzialmente open source e parzialmente a codice chiuso; scelta comprensibile se si pensa che parte del codice verrà reso per l’analisi ai developer, al fine di inserire sempre nuove migliorie; rimanendo tuttavia chiuso nelle parti essenziali del “core system”, per non esporlo eccessivamente a possibili attacchi hacker e cyber-intrusioni.

MbedOS si tratterà di un’innovazione ARM in grado di occupare poco spazio e risorse sui dispositivi in uso, rendendo anche i semplici sensori degli elementi “upgraded”. Aspettiamo quindi con fervore la conferma delle capacità di questo OS, di cui ancora è dato poco sapere.

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