Apple, un malware sui dispositivi dei manifestanti: XSSER

Sappiamo già che, durante le rivolte di Hong Kong, numerosi attivisti hanno già sfruttato con profitto l’app FireChat, la quale ha permesso una gestione decentralizzata delle comunicazioni tra manifestanti, permettendo soprattutto una comunicazione in completa assenza di connessioni di rete e Wi-Fi.

A qualche giorno da questa positiva notizia, sul fronte cybernetico della protesta arrivano i primi problemi: a quanto pare, un malware in grado di attaccare i device dei protestanti, tipicamente dispositivi Apple, sembra sia stato iniettato dallo stato cinese stesso.

 La minaccia corrisponde al nome di Xsser MRAT, ed è visto come la nemesi delle comunicazioni online, essendo estremamente avanzato ed imbattuto. Numerosi esperti di security hanno già catalogato tali minacce come malware “personalizzati”, in grado di essere adibiti per prendere di mira numerosi gruppi di protesta politica, come per l’appunto gli studenti di Hong Kong.

Xsser MRAT è in grado di monitorare la maggior parte delle attività online degli attivisti, spiando le loro chiamate, gli SMS, dati relativi alla geolocalizzazione. Il tutto può essere ovviamente utilizzato anche in ambiti che non hanno a vedere con proteste pubbliche, bensì per organizzare raid di spionaggio.

La discriminante per ottenere un dispositivo non infettato da questa tipologia di malware, ad oggi, rimane sempre la stessa: qualsiasi dispositivo non adibito al jailbreak o procedure analoghe di installazione di applicazioni non ufficiali non corre, al momento, pericolo.

Tuttavia, la libertà di installazione di app e software è fondamentale, e sarà questo il punto cardine su cui le community di security dovranno riflettere nei prossimi giorni, mesi ed anni, evitando problematiche del genere.