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Cosa è il modello RLI?

Da Redazione

Luglio 24, 2023

Cosa è il modello RLI?

Quando ci si approccia al mondo delle locazioni e delle vendite di immobili, si entra in contatto con numerosi termini tecnici. Tra questi, rientra l’espressione “modello RLI”. Di cosa si tratta? Iniziamo a sciogliere l’acronimo con le parole “registrazione locazioni immobili”.

Si tratta di un modello, scaricabile da una pagina specifica del sito dell’Agenzia delle Entrate, che ha, tra le sue funzioni, quella di comunicare al suddetto ente la registrazione di un contratto di locazione immobiliare (per maggiori specifiche sulla procedura, è possibile dare un’occhiata all’articolo dedicato presente sul sito www.venderecasaaroma.it).

Ricordiamo, per amor di precisione, che l’obbligo di registrazione non sussiste nei casi in cui si ha a che fare con un contratto di locazione la cui durata, nell’arco dell’anno, è inferiore a 30 giorni.

Altri casi in cui si può utilizzare il modello

La registrazione del contratto di locazione è il principale scopo che porta a utilizzare il modello RLI, ma non l’unico. Da non dimenticare, per esempio, è la necessità di comunicare all’Agenzia delle Entrate una proroga del contratto stesso, così come la risoluzione. Il modello a cui sono dedicate queste righe va impiegato pure in caso di subentro o di cessione del contratto di locazione (quest’ultima opzione viene presa in considerazione nei frangenti in cui, lato locatario, non si ha più modo di continuare a pagare il canone ma non ci sono i tempi per la risoluzione).

Come si compila

Dopo aver capito di cosa si tratta, vediamo assieme come si compila il modello RLI. Si parte dai campi presenti nella parte alta della pagina, dove è necessario riportare il codice fiscale del contribuente che sta presentando l’istanza per registrare il contratto di locazione o, giusto per citare un’altra delle evenienze possibili, per la sua proroga.

Il modello RLI può essere compilato anche da persone giuridiche. In questi frangenti, è necessario riportare il codice fiscale della società o quello dell’ente.

A seconda dell’adempimento che bisogna concludere, è necessario prendere come riferimento un determinato codice. Nel caso della locazione di un immobile a uso abitativo, è necessario riportare nel modello RLI il codice L1. Se, invece, il contratto riguarda una locazione agevolata sempre di un immobile a uso abitativo, il codice di riferimento è L2.

Un altro caso da citare è il contratto di locazione immobiliare assoggettato a IVA, che deve essere associato, in fase di compilazione del modello RLI, al codice L4. Chiamiamo in causa un’altra delle numerose situazioni con le quali si può avere a che fare, ossia la locazione finanziaria a uso abitativo, per la quale è necessario riportare, nel modello RLI, il codice L4.

Dove si può presentare il modello RLI?

Vediamo ora dove si può presentare il modello RLI. A prescindere dal motivo per cui lo si compila, il suddetto modello può essere presentato presso le sedi territoriali dell’Agenzia delle Entrate. Chi vuole, può anche, dopo la compilazione, presentarlo online.

L’opzione appena menzionata è obbligatoria per alcune categorie di utenti, tra cui i proprietari di più di dieci unità immobiliari.

Come si presenta il modello RLI online? Prima di tutto, bisogna accertarsi di avere a disposizione le credenziali SPID o, in alternativa, la carta d’identità elettronica o la carta nazionale dei servizi.

Con la tipologia di dati scelta, si procede all’accesso nell’area del sito dell’Agenzia delle Entrate RLI Web. La si può utilizzare sia per registrare i contratti di locazione immobiliare, ma anche per pagare le imposte di bollo.

L’applicazione può essere gestita senza bisogno di installare software sul proprio device.

Nei frangenti in cui la si utilizza per registrare un contratto di locazione, è necessario avere con sé una copia del contratto stesso. Allegare il contratto non è sempre obbligatorio. Non è necessario, per esempio, quando nel contratto sono coinvolte non più di tre persone.

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