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Gli Smartphone hanno cambiato le città?

Da Redazione

Marzo 27, 2023

Gli Smartphone hanno cambiato le città?

Il futuro è sempre più smart e sempre più interconnesso, e lo stesso vale anche per le città. Ma questa è una conseguenza dell’utilizzo dello smartphone?

L’utilizzo dello smartphone ha cambiato ogni aspetto della nostra vita: dallo shopping all’informazione fino alla mobilità.

Gli smartphone hanno cambiato, anche e soprattutto, il modo di fare marketing: chi crea una campagna dem, marketing diretto per eccellenza insieme all’SMS, sa perfettamente che chi riceverà l’email la potrà leggere in tempo reale tanto al parco quanto sull’autobus.

Lo smartphone è diventato importante quasi quanto il cibo per la maggior parte delle persone. Per molti ha ridotto la necessità e il desiderio di possedere un’auto e per molte persone è uno strumento indispensabile per lavorare.

Ma perché gli smartphone hanno cambiato le città? Scopriamolo subito.

Bolle private in spazi pubblici

Gli effetti dello smartphone sulle città sono molteplici. Secondo la teoria elaborata dal Laboratorio di Design Urbano Contemporaneo dell’Università di Tel Aviv, quando si considera la dimensione spaziale, oggi il confine tra pubblico e privato è ormai sempre meno netto e definito.

Quindi, maggiore attenzione dedichiamo allo smartphone, tra chiamate, social e servizi di messaggistica, e minore è la presenza “fisica e reale” in un luogo.

Di conseguenza, la persona che si aggira ascoltando la musica e con lo smartphone in mano, rappresenta perfettamente quella «bolla privata» di cui si parla sempre più spesso in letteratura.

Anche gli spazi tradizionali delle città si stanno trasformando in funzione di questo tipo di immagine. Infatti, un po’ per provocazione e un po’ per sensibilizzare, molte iniziative nel corso degli anni hanno modificato gli spazi delle città per renderli più sicuri e più adatti considerato la sempre crescente dipendenza dallo smartphone.

Ad esempio, nel 2014 il National Geographic aveva fatto disegnare una pista speciale sulla Diciottesima Strada di Washington dedicata a chi chattava o giocava col telefono mentre camminava.

Si trattava naturalmente di una mera provocazione in risposta ai dati che hanno registrato un aumento del numero di pedoni feriti a causa della loro stessa distrazione. Ciò ha portato, ad esempio, lo stato dello Utah a introdurre una multa per questo tipo di incidente.

Le novità in città nate in funzione dello smartphone

Altra novità in arrivo in città è ciò che è stato già introdotto in Cina, a Chongqing. Stiamo parlando delle cellphone lane, delle piste riservate per chi non riesce a staccare nemmeno per strada gli occhi dallo schermo dello smartphone.

Negli ultimi anni anche le città europee hanno fatto i conti con un crescente utilizzo dello smartphone da parte dei cittadini. Infatti, per quanto non sia dannoso a livello di salute generale, l’eccessivo utilizzo della tecnologia abbassa le soglie d’attenzione.

Tuttavia, questo calo di attenzione fuori casa può portare a sfortunati incidenti e infortuni più o meno gravi.

Per questo motivo città come Augusta, in Baviera, stanno sperimentando negli ultimi tempi degli speciali semafori a terra, pensati proprio per scongiurare la possibilità che chi abbia la testa china sullo smartphone attraversi la strada senza vedere il rosso del semaforo o senza aver prima controllato che non arrivino veicoli e mezzi pubblici.

Invece, da noi, e più precisamente nella città di Bolzano, sono stati installati dei “paracolpi” attorno ai pali. Si tratta di una novità pensata proprio per chi è talmente preso dallo schermo del proprio smartphone da accorgersi dell’ostacolo, ossia di un palo della luce, ad esempio.

Si tratta, nello specifico, di un’iniziativa di ambient marketing che faceva parte della campagna di comunicazione #staysmart, una campagna che invitava ad un utilizzo più consapevole della tecnologia sia fuori che dentro casa.

Oggi, infatti, spesso si parla di smombies, ossia zombie con smartphone, che non prestano sufficiente attenzione ai rischi connessi all’utilizzo inconsapevole dello smartphone.

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