Silicone nell’industria alimentare: utilizzi e sicurezza
Da Redazione
Luglio 27, 2023
Il ruolo del silicone nell’industria alimentare, al giorno d’oggi, è oggetto di specifiche attenzioni e di dibattiti a causa delle eventuali implicazioni di questo materiale rispetto alla sicurezza dei cibi. L’industria alimentare ricorre al silicone non solo in fase di produzione, ma anche per gli imballaggi: dai tubi in silicone agli stampi impiegati per cucinare, sono numerosi i prodotti realizzati con la cosiddetta gomma siliconica.
D’altro canto, ci sono svariati motivi per cui viene impiegato il silicone nel settore alimentare, correlati alle sue caratteristiche tecniche: le sue proprietà antiaderenti, per esempio, lo rendono un agente distaccante utile in fase di lavorazione degli alimenti. Essendo “scivoloso”, infatti, il silicone fa sì che il cibo si possa staccare dalle superfici in maniera sempre efficace, lasciando i vassoi di cottura e gli stampi puliti.
Le caratteristiche delle gomme siliconiche per alimenti
Quando si parla di gomme siliconiche per alimenti si fa riferimento a elastomeri che si basano su specifiche materie prime atossiche, che per poter essere usate in ambito alimentare devono essere certificate. Il silicone è, fra l’altro, componente di superficie per i nastri trasportatori, ma vanta molte altre applicazioni in ambito alimentare: è considerato, per esempio, un sigillante molto efficiente per i dispositivi che si trovano a operare in condizioni estreme, come le cucine (alte temperature e alta pressione) o le celle frigorifere. Questo materiale, poi, è un antischiuma eccellente, e per questo viene adoperato in parecchi sistemi acquosi di lavorazione alimentare.
Lo si trova, infine, negli stampi e come lubrificante per i macchinari.
Insomma, per quanto le preoccupazioni per la sicurezza siano legittime, è bene sgomberare il campo dai dubbi: i materiali certificati possono essere usati senza problemi sia negli imballaggi alimentari biocompatibili che per la lavorazione igienica degli alimenti, garantendo fra l’altro una notevole praticità di cottura.
Come è fatto il silicone per alimenti
Il silicone che viene adoperato nel settore industriale alimentare può essere declinato in molteplici varianti. Le resine siliconiche alimentari, per esempio, sono utilizzate per il rivestimento antiaderente delle teglie da panificazione.
Gli stampi alimentari in gomma siliconica, invece, sono in grado di resistere alle temperature più alte, oltre i 200 gradi; il materiale viene spalmato o applicato per colata.
Negli stampi in gomma si possono replicare fra l’altro elementi in marzapane, in zucchero o in cioccolato. Ci sono, poi, i collanti siliconici a reticolazione acetica, vale a dire colle a freddo di grado alimentare che permettono di sigillare o incollare componenti destinati a entrare a diretto contatto con gli alimenti o che vengono usate, ad esempio, per lubrificare i tappi in sughero delle bottiglie di vino.
Le proprietà del silicone
I prodotti realizzati in gomma di silicone vantano alta elasticità e una notevole comprimibilità. Sono, inoltre, resistenti agli agenti chimici e al calore; infine risultano idrorepellenti. Anche nella vita di tutti i giorni e nelle nostre cucine possiamo trovare articoli in silicone che ne testimoniano le prestazioni eccellenti in relazione, per esempio, alla resistenza alle temperature: si pensi alle vaschette per produrre i cubetti di ghiaccio e agli stampi per le torte.
Ciò vuol dire che il silicone può essere esposto sia alla temperatura alta di un forno sia alla temperatura bassa di un congelatore senza che ciò comporti delle modifiche strutturali o causi un’alterazione delle prestazioni.
La sicurezza del silicone in ambito alimentare
Il silicone è resistente non solo alle temperature estreme, ma anche agli agenti chimici. Questo vuol dire che, entrando in contatto con prodotti alimentari, tale materiale non reagisce. In termini pratici, si può affermare che l’impiego di guarnizioni in silicone non causa la comparsa di sottoprodotti che si potrebbero rivelare pericolosi. Il silicone è pertanto un materiale sicuro per un utilizzo in ambito alimentare.
La disciplina europea impone il marchio CE a garanzia della sicurezza dei prodotti: gli articoli con tale certificazione, dunque, sono affidabili. Il materiale viene sottoposto a uno specifico trattamento termico, che dura circa sei o sette ore e viene effettuato in camere riscaldate, il cui scopo è favorire l’eliminazione di tutte le sostanze volatili.
Perché usare il silicone
Il mercato attuale propone una vasta gamma di utensili per cucina sicuri realizzati in silicone: i pennelli, le vaschette, i mestoli, gli stampi per i dolci, e così via. Negli stampi in silicone, in effetti, gli alimenti vengono cotti in tempi rapidi e in maniera omogenea. In più, grazie alle proprietà antiaderenti, ogni preparazione si stacca dalla superficie in silicone senza problemi, a differenza di quel che avviene con altri materiali come, per esempio, l’alluminio. Il silicone liquido platinico è uno dei materiali ritenuti di qualità più elevata; è inerte e realizzato in modo da non presentare prodotti di composizione.
Questa tipologia di silicone si lascia preferire al silicone solido perossidico, che è sì meno costoso ma anche meno adatto a essere esposto a temperature molto elevate.
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