Loading...

WizBlog Logo WizBlog
Notizie > Web e Social > Facebook, le insidie nascoste all’interno dell’app

app

facebook

messenger

social

Facebook, le insidie nascoste all’interno dell’app

Da Redazione

Agosto 11, 2014

Facebook, le insidie nascoste all’interno dell’app

Sempre più utenti fanno ricorso ai loro store preferiti, sia che si tratti di Apple Store o Google Play, per installare le app di maggior rilievo per la propria attività di creazione contenuti online e offline. Tra di essi non possono certamente mancare gli utilizzatori di social network, di cui una grande parte è ovviamente devota a Facebook.

Secondo alcune recenti indagini, l’app che si accompagna ad una migliore navigazione dei contenuti della popolare piattaforma conterrebbe una serie di funzioni tanto invasive quanto pericolosamente in grado di compromettere la privacy utente. I tabloid online internazionali, di conseguenza, vanno domandando “quanto siamo disposti realmente a condividere a nostra insaputa”, sapendo inoltre che oltre alle credenziali personali viene concessa a Facebook stessa la possibilità di controllare da remoto la periferica, secondo i termini di servizio illustrati al download dell’app.

facebook

In particolare, l’app Facebook Messenger, studiata per consentire un rapido accesso alla piattaforma senza necessità di interfacciarsi direttamente dalla home, richiede la possibilità di effettuare chiamate all’insaputa dell’utente, fatto che può essere correlato alla richiesta analoga di numerosi malware che potrebbero “cooperare” con i dati rilevati dall’app al fine di estorcere numeri ed indirizzi.

L’app è inoltre in grado di domandare ed ottenere i permessi per l’audioregistrazione, consentendo di ottenere dei piccoli “snippet” audio ad orari prescelti dall’applicazione. Stessa cosa può essere detta per il numero di fotografie che essa può registrare e le liste di account, phone log ed una serie di operazioni svolte di routine dal cellulare: ogni elemento diventa perciò tracciabile con Facebook Messenger, aprendo sempre nuovi spiragli sulla tutela della privacy utente.

Redazione Avatar

Redazione

Condividi con un amico