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Pasta polimerica: cos’è e come scegliere quella che fa per noi

Da Redazione

Luglio 08, 2022

Pasta polimerica: cos’è e come scegliere quella che fa per noi

Amate fare i lavoretti, da soli o con i vostri bambini, e state cercando qualche idea in più? Qui parliamo delle paste polimeriche con le quali è possibile dare sfogo alla creatività!

Cos’è la pasta polimerica

Per iniziare, è necessario capire cosa sia la pasta polimerica, detta anche pasta sintetica. Quando si parla di paste polimeriche, si intende l’insieme di materiali derivanti dal petrolio che sono facilmente modellabili. Rispetto ad altri prodotti come l’argilla, le paste polimeriche non hanno la tendenza a seccarsi quando esposte all’aria (o meglio, si seccano dopo molto tempo). Ad ogni modo, se sentite la vostra pasta polimerica un po’ secca, vi basterà riscaldarla con il calore delle mani. L’unico modo per indurire in modo da darle una forma definitiva per creare una scultura o un lavoretto è la cottura a temperature molto alte.

Come immaginerete dopo questa prima descrizione, le paste polimeriche sono molto utilizzate sia da coloro che amano creare piccoli oggetti, sia dai bambini che vengono attirati dai mille colori ed effetti a disposizione.

Caratteristiche della pasta polimerica

Per scegliere la pasta polimerica che fa per voi, dovrete prendere in considerazione diversi fattori. Infatti, in commercio esistono diverse tipologie di pasta polimerica che possono essere abbastanza differenti l’una dall’altra per alcuni aspetti, quindi ciascuna soddisfa certe esigenze specifiche dell’utilizzatore. Nelle prossime righe scopriamo quali sono gli elementi che caratterizzano le categorie di paste polimeriche.

  • La modalità di condizionamento: meno la pasta è condizionata, più sarà facile che si rompa;
  • La modalità di cottura: utilizzare metodi di cottura sbagliati può rendere la pasta fragile e conseguentemente la pasta si romperà facilmente nel post-cottura;
  • La modalità di conservazione: quando le paste vengono conservate male, l’olio al loro interno può asciugarsi più velocemente, rendendole più dure nella fase di lavorazione.

Date le variabili che abbiamo appena elencato, non è un gioco da ragazzi scegliere la pasta polimerica migliore in assoluto. Piuttosto, al singolo individuo conviene informarsi sulle caratteristiche specifiche di ciascuna pasta e poi metterle a confronto. Al momento dell’acquisto di una pasta polimerica bisogna considerare le proprie preferenze, ad esempio se si preferisce lavorare con una pasta più morbida o una un po’ più dura.

La pasta Papa’s Clay

Tra le paste più utilizzate al giorno d’oggi, spicca la Papa’s Clay. Inizialmente i panetti di pasta si presentano duri, quindi vanno ammorbiditi scaldandoli a mano o in forno (dai 3 ai 5 minuti a 50°). La Papa’s Clay è molto apprezzata perché:

  • È molto elastica, seppur all’inizio sia un po’ dura e rigida;
  • Puoi piegarla quanto vuoi, ma non si creano crepe poco estetiche;
  • Anche nei colori più intensi e pieni non macchia né le mani né le superfici;
  • Può essere lavorata per ore ma non diventerà mai appiccicosa;

Se vuoi provare la Papa’s Clay per far passare ai tuoi bambini un pomeriggio diverso facendo qualche lavoretto o per utilizzarla come passatempo rilassante, puoi reperirla facilmente da Make Your Style.

Tecniche di lavorazione della pasta polimerica

Per addentrarci nel vivo dell’argomento, adesso scopriamo insieme quali sono le modalità di lavorazione della pasta polimerica. Da queste righe potrete prendere spunto per passare il tempo con i vostri bambini e farli divertire o semplicemente rilassarvi a casa realizzando qualche creazione da utilizzare come soprammobile o da regalare a qualcuno per un’occasione.

  • La scolpitura: come altri materiali come la ceramica e l’argilla, anche le paste possono essere scolpite. Prima che si induriscano, potete anche aggiungere elementi decorativi come dei fili, oppure elementi di supporto e rinforzo come lamine di alluminio per le aree più estese della vostra creazione;
  • Miscelare i colori: dato che vengono vendute in diverse colorazioni, è possibile giocare miscelandole quando sono ancora morbide, cioè prima della cottura finale;
  • Le perline: se volete creare una collana, un braccialetto o degli orecchini, potete forare la vostra pasta con delle perline.
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