Il Bluetooth è pericoloso o innocuo per la salute?

Il Bluetooth è una tecnologia estremamente utile, sono infatti numerosi i dispositivi che ogni giorno vengono utilizzati proprio sfruttando un tipo di connessione Bluetooth. Ovviamente chi è abituato ad utilizzare questa tecnologia con una certa frequenza è normale che si ponga delle domande sulla sicurezza.

Nella guida di oggi andremo a scoprire insieme se il Bluetooth è pericoloso o innocuo per la salute, analizzando i dati che ad oggi sono in nostro possesso.

Che cos’è il Bluetooth

La tecnologia Bluetooth consente di collegate tra di loro diversi apparecchi senza utilizzare dei fili. Un esempio lampante sono le cuffie Bluetooth che consentono di ascoltare la musica riprodotta da un computer o da uno smartphone senza che sia necessario che siano ad esso collegate attraverso un filo.

Si tratta ormai di un sistema estremamente diffuso ed è chiaro che siano in molti ad interrogarsi su eventuali danni che questa tecnologia potrebbe arrecare alla salute. Questa tecnologia, proprio come avviene per quelle più diffuse, ha subito numerosi miglioramenti negli ultimi anni, tanto che esistono ormai tre classi di potenza e di trasmissione differenti: classe 1, classe 2 e classe 3.

Tutte le apparecchiature Bluetooth appartenenti alla classe 2 e 3 sono caratterizzate da radiazioni deboli ed è per questo che queste classi sono utilizzate per tutti i dispositivi che devono essere tenuti a stretto contatto con il corpo, come ad esempio le cuffie. La 1 è invece la classe di potenza più forte e le radiazioni che emana sono paragonabili a quelle emesse dai telefoni cellulari (purché il dispositivo sia tenuto a contatto con il corpo). Insomma, le radiazioni emesse dagli smartphone sono di gran lunga superiori di quelle emesse dai dispositivi Bluetooth.

Il Bluetooth è pericoloso o innocuo per la salute?

Per capire se il Bluetooth è nocivo per la salute bisogna analizzare i carichi di radiazioni, ebbene quelli rilasciati da qualsiasi apparecchiatura basata su questa tecnologia sono di molto al di sotto dei limiti che sono indicati nelle normative internazioni.

Questo significa che in base alle attuali conoscenze le radiazioni del Bluetooth non possono considerarsi in alcun modo pericolose per la salute delle persone. Le applicazioni di classe 2 e classe 3 non implicano nessun tipo di misura precauzionale, contrariamente invece a quanto avviene per alcuni cellulari che accedono a internet tramite Bluetooth sfruttando dei trasmettitori di classe 1.

Per questo è una buona abitudine spegnere la connessione ad internet quando si parla a telefono sfruttando questi dispositivi, evitando in questo modo che l’organismo subisca un eccessivo carico di radiazioni. I dispositivi vivavoce con Bluetooth sono ad oggi ritenuti degli ottimi sostituti dei telefoni cellulari, in questo modo al posto del telefono si posiziona vicino all’orecchio un trasmettitore Bluetooth, che emana un quantitativo di radiazioni più ridotto rispetto agli smartphone.

Ricapitolando, secondo le attuali conoscenze medico-scientifiche qualsiasi radiazione ad alta frequenza prodotta da dispositivi Bluetooth non è da ritenersi abbastanza forte da creare problemi alla salute o effetti acuti dimostrabili o un aumento della temperatura.

A livello giuridico i dispositivi Bluetooth vengono considerati degli impianti terminali di telecomunicazione ed è proprio per questo che fanno parte dell’ordinanza sugli impianti di telecomunicazione che regola le norme tecniche che bisogna utilizzare per valutare le radiazioni elettromagnetiche.

Per concludere quindi possiamo dire che alla domanda “Il Bluetooth è pericoloso o innocuo per la salute?” c’è una sola risposta: il Bluetooth non crea danni dimostrabili alla salute. Lo stesso discorso vale per il dispositivo Bluetooth forse oggi più diffuso e certamente al centro delle maggiori polemiche proprio per la sua vicinanza al corpo: le cuffie Bluetooth. Queste possono essere utilizzate in totale libertà senza avere alcun timore per la propria salute.